Assemblea degli associati del 29 marzo 2004

Pubblicato il 29/3/2004

Ricordare Mario Arcelli,che, or non sono molti giorni, ci ha lasciato, unisce al dolore per la perdita dell’uomo di studi la commozione nella memoria del rapporto che Egli aveva saputo creare con noi tutti di Assogestioni, che aveva guidato, come Presidente, per i due mandati statutariamente possibili, con attenta partecipazione, con piena dedizione professionale di studioso e di manager, con grande umanità di tratto e con fermezza decisionale. Egli lasciava piena autonomia alla struttura operativa dell’As sociazione tenendo ben ferma la barra per assicurare che la direzione seguita fosse quella voluta e decisa dagli organi collegiali. Sapeva imporre il Suo punto di vista senza bisogno di alzare il tono della voce o di far valere la Sua autorità di uomo di scienza. Ci rendeva partecipi dei Suoi orientamenti avendoci fatto collaborare alla loro elaborazione. Credo che ciò possa far comprendere il dolore che alberga nel nostro animo di fronte alla triste evidenza che Egli non è più tra noi.

E’ triste, ma mi è caro, ricordare qui ,oggi, anche l’immatura scomparsa di Claudio Dematté, con il quale, e con l’Associazione da lui presieduta, abbiamo lavorato a creare legami di sempre più stretta collaborazione. Di Lui voglio soprattutto ricordare la costante attenzion e al cambiamento e l’impegno fiducioso a superare le difficoltà che ne derivano.

Sono personalmente convinto che una Relazione debba essere contenuta nel tempo e negli argomenti trattati. In generale questa impostazione non trova accoglienza nella tradizione del nostro paese, ma ad essa intendo invece attenermi oggi, soprattutto in considerazione dell’interessante dibattito che ci attende in tema di valori positivi e negativi della regolamentazione.

Tre argomenti mi preme trattare: anzitutto la ripetuta affidabilità che i fondi comuni hanno dimostrato a tutela del risparmiatore in occasione di recenti dissesti aziendali o di insolvenze di stati sovrani che hanno colpito il nostro mercato finanziario e, di conseguenza, i modi per rafforzare e accrescere il servizio che la gestione collettiva offre ai risparmiatori; poi lo sviluppo del dialogo con gli emittenti in tema di regole e prassi che sovrintendono al governo societario che si è dimostrato essere un presidio fondamentale per una corretta gestione azie ndale e quindi per la tutela degli investitori e infine i nuovi problemi di regolamentazione che si pongono per il nostro mercato finanziario.

Scarica l'allegato per continuare a leggere la Relazione del presidente Guido Cammarano.

 

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