Assemblea degli associati del 26 marzo 2019

Pubblicato il 26/3/2019

L’Associazione ha ottenuto diversi successi nel corso degli ultimi tre anni, successi che si riflettono nei numeri di raccolta e nelle iniziative realizzate e progettate su molteplici fronti della legislazione, della fiscalità e della collaborazione con i molti stakeholders che animano il risparmio e gli investimenti di milioni di famiglie italiane.

Tra il 2016 e il 2018 la nostra industria ha raccolto più di 160 miliardi di euro (fondi e gestioni). Tuttavia nel corso degli ultimi dodici mesi, in particolare a causa delle performance deludenti delle principali asset class in cui investiamo, la raccolta si è fatta altalenante, tornando in negativo in due trimestri su quattro. Ciò ha limitato il valore dei nuovi flussi di risparmio dell'anno a 10 miliardi di euro.

La serie positiva della raccolta netta durava da cinque anni. La sua interruzione è evidentemente un segnale che siamo entrati in una fase di incertezza generalizzata, sui mercati finanziari, ma non solo.

Eppure anche nel 2018 abbiamo registrato segnali promettenti, che indicano che la strada dell'innovazione può essere di valido sostegno, soprattutto nei momenti di maggiore incertezza. Mi riferisco ai fondi PIR i quali, come dirò meglio tra breve, sono riusciti a raccogliere quasi 4 miliardi di euro, a fronte di un dato complessivo dei prodotti di gestione collettiva che si è fermato poco sopra il mezzo miliardo.

Per la nostra industria, quindi, l'innovazione deve diventare sempre di più il principale criterio guida all'azione, sia come singoli, sia come Associazione.

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