Costo dei dati di mercato, Esma avvia una consultazione pubblica per potenziare MiFID II

Pubblicato il 21/10/2019

Fra i temi di interesse sul fronte delle infrastrutture di mercato, uno degli argomenti sul tavolo dei regolatori e degli operatori finanziari europei è quello dei costi sostenuti per l’approvvigionamento dei dati di mercato.  

Anche Esma ha rilevato che a qualche anno dalla loro entrata in vigore la direttiva MiFID II e il regolamento collegato MiFIR – che avevano, tra gli altri, come obiettivo quello favorire la creazione di un mercato dei capitali più integrato e competitivo anche grazie alla creazione di un contesto che facesse emergere soluzioni commerciali e infrastrutture per la pubblicazione dei dati su in sistema consolidato pubblico – non hanno raggiunto i risultati sperati.  

“Le informazioni raccolte da Copenhagen Economics finora dimostrano che i prezzi dei dati di mercato sono aumentati materialmente di anno in anno dall'applicazione di MiFID II e MiFIR”, spiega Manuela Mazzoleni, direttore operations e mercati di Assogestioni. 

In questo contesto Esma ha ritenuto necessaria una ricognizione del mercato e una consultazione alla quale Efama (con Assogestioni) ha risposto segnalando innanzitutto la necessità di intervenire con azioni che contribuiscano a ridurre il costo dei dati di mercato.  

L’autorità europea ritiene che l'approccio sin qui adottato non sia sufficiente a conseguire l'obiettivo di contenimento dei prezzi dei dati di mercato. 

Efama suggerisce l’adozione di un modello di calcolo dei ricavi basato su massimali incrementali da applicare ai costi, anziché fissi. “L’approccio incrementale potrebbe rappresentare una soluzione efficiente per limitare i costi dei dati di mercato. Diversamente, l’applicazione di un massimale fisso porterebbe ad un eccessivo intervento regolamentare sul mercato, con possibili aumenti dei costi per gli utenti finali che pagherebbero meno per i dati di base ma che dovrebbero probabilmente far fronte a maggiori commissioni per ogni richiesta ‘personalizzata’ di dati”, spiega Efama.  

Il rapporto sul tema verrà presentato da Esma entro la fine dell’anno alla Commissione Europea.

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