Previdenza nel segno dei PEPPs

Pubblicato il 13/4/2017

Semplicità, trasparenza, portabilità. Sono questi i tre grandi principi che accompagnano la nascita dei Pan-European Personal Pension Product (PEPPs), strumenti chiamati a risolvere le "difficoltà dei mercati pensionistici europei", ha subito sottolineato Nathalie Berger, Head of Unit Insurance and Pensions European Commission che, nel corso del suo intervento alla plenaria che ha aperto la terza giornata del Salone del Risparmio, ha evidenziato la necessità di "introdurre strumenti previdenziali validi per tutto il mercato EU e in grado di rispondere alle crescenti esigenze dei cittadini europei cross-border".

La crescente mobilità dei cittadini dell'area euro ha incrementato la preoccupazione dei singoli individui intorno alla sostenibilità dei sistemi previdenziali nazionali. "Il tema della sostenibilità e dell'adeguatezza delle future pensioni europee è oggi al centro dei dibattiti delle autorità europee" ha confermato Fausto Parente, Executive Director EIOPA, che ha evidenziato l'impegno dell'autorità da lui rappresentata a giungere alla creazione di "un prodotto semplice, di lungo periodo, che preveda opzioni di investimento limitate e standardizzate e che, ovviamente, sia in grado di garantire un regime fiscale vantaggioso e paragonabile ai singoli regimi nazionali". Una sfida non semplice che dovrà essere accompagnata anche dalla creazione di un database che permetta ai singoli cittadini di confrontare i vari prodotti paneuropei.

Una sfida condivisa anche dal presidente Covip Mario Padula che auspica la nascita di un'offerta previdenziale "semplice, caratterizzata da opzioni di default che non confondano i cittadini che, come è stato dimostrato da diverse ricerche recenti, devono ancora fare i conti con un forte analfabetismo finanziario" che rende difficili le scelte. Soprattutto in un paese come l'Italia dove il regime di base ha avuto finora un peso molto elevato frenando lo sviluppo di una cultura previdenziale. Per questo, ha affermato Padula, sarà importante la nascita del "comitato nazionale sull'educazione finanziaria che sarà costituito a breve e che nei prossimi mesi dovrà definire una strategia contro l'analfabetismo finanziario".

Nell'attesa della nascita dei PEPPs i relatori dell'evento organizzato da Assogestioni hanno infine invitato operatori, autorità e media a muoversi in maniera coordinata per superare la grande sfida della comunicazione: "le difficoltà per la nascita di un mercato unico previdenziale e di una crescente consapevolezza tra i cittadini possono essere superate grazie ad una maggiore trasparenza nella diffusione delle informazioni" ha concluso Parente.

Chiude la plenaria l’intervento di Pier Paolo Baretta, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze in collegamento da Roma, secondo cui “la discontinuità occupazionale delle giovani generazioni porta a buchi previdenziali che vanno arginati e in quest’ottica la pensione integrativa rappresenta lo strumento principale”. È necessario, tuttavia, intervenire su più fonti a partire dagli incentivi fiscali. “Il Governo ci sta lavorando - sottolinea Baretta - e si deve andare avanti in questa direzione per favorire un tessuto di welfare di carattere europeo”. Tra i temi caldi portati all’attenzione dal sottosegretario anche il supporto agli investimenti a favore dell’economia reale: “I Piani individuali di risparmio hanno avuto un’importante risposta da parte del mercato – chiude Baretta - una risposta che va rafforzata: occorre un lavoro condiviso. Dobbiamo lavorare tutti in prospettiva della prossima Legge di Bilancio”.

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