FONDI DI LIQUIDITÀ E RATING: STANDARD COMUNITARI E VALUTAZIONI CIRCA GLI ATTUALI LIMITI DI CATEGORIA

Pubblicato il 27/1/2012

Nell’attuale quadro di mercato e in analogia a quanto previsto in ambito comunitario è in corso di valutazione una possibile riduzione del limite minimo di rating previsto per le emissioni sovrane detenute dai fondi di liquidità secondo la classificazione di Assogestioni. Tale limite verrebbe portato al livello di investment grade.

Il medesimo limite è previsto dalle linee guida del CESR (ora ESMA) in materia di fondi di mercato monetario che si prevede siano recepite nella normativa nazionale nell'ambito dell'attuazione della Direttiva UCITS IV. Il limite è stato definito con la duplice finalità di tutelare l’interesse degli investitori e assicurare continuità dei flussi di risparmio a favore delle finanze pubbliche dei diversi paesi.

Vale in ogni caso sottolineare che secondo le attuali regole di classificazione di Assogestioni, i fondi di liquidità possono detenere obbligazioni con un rating almeno pari, alternativamente, ad A2 di Moody’s, A di S&P oppure rating equivalente assegnato da altra agenzia indipendente (ad es. A di Fitch). Condizione che, alla data odierna, risulta soddisfatta dalle emissioni del nostro Paese.

 

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