Standardizzazione: una realtà per gli operatori

Pubblicato il 7/5/2013

Efficienza sempre crescente nel risparmio gestito e maggiore apertura del mercato

La standardizzazione dell’operatività dei fondi di investimento, un percorso che ha preso l’avvio con la pubblicazione delle Linee Guida nel gennaio 2011, sta diventando realtà nell’agire degli operatori: nel corso del primo trimestre del 2013 alcune banche ed Sgr hanno infatti iniziato ad utilizzare i nuovi modelli operativi. Già attivi in questo senso sono Societé Generale Securities Services, Valori e Finanza, Bcc Risparmio e Previdenza, Etica Sgr, Iccrea, Allfunds e Banco Popolare.

Il piano di migrazione dell’industria verso i nuovi standard (coordinato da AbiLab con il supporto tecnico di Swift relativamente alla messaggistica ISO 20022) prevede entro il terzo trimestre 2013 il completamento della fase pilota e la successiva implementazione da parte del resto dei partecipanti per l’inizio del 2014.[1]

La portata strategica e sistemica dell'iniziativa è riconosciuta dalla presenza delle maggiori Sgr e gruppi bancari italiani che, con l'adesione al progetto da parte delle rispettive reti di collocamento, contribuiscono ulteriormente al consolidamento e alla diffusione capillare dell'iniziativa.

In particolare l’iniziativa è finalizzata a favorire il superamento della frammentazione dei linguaggi e dei modelli operativi per una maggior facilità nella creazione di nuovi rapporti distributivi.

La maggior efficienza e il maggior grado di apertura del sistema si rifletterebbe sugli investitori finali, che beneficerebbero di un potenziale ampliamento dell’offerta e di una piùrapida portabilità delle quote dei fondi comuni.

Una sempre crescente dinamicità ed efficienza del mercato del risparmio gestito a beneficio dei risparmiatori e degli operatori rappresenta l’obiettivo delle “Linee Guida per la standardizzazione dell’operatività dell’industria del risparmio gestito”, pubblicate a gennaio 2011 successivamente aggiornate con la versione 2 di ottobre 2012. Le Linee Guida sono frutto del lavoro del Tavolo tecnico interassociativo che ha visto la partecipazione dei principali player di mercato e di tutte le associazioni di settore sotto gli auspici di Consob e Banca d’Italia.

Il completamento della fase di implementazione da parte dei maggiori operatori finanziari mette l'industria del risparmio gestito italiana in una posizione di rilievo rispetto al piano di efficientamento ed armonizzazione in corso in molti Paesi della Comunità europea consentendo all'Italia di rappresentare un’eccellenza in tale ambito.


[1]Allfunds, AM Holding, Amundi, Arca, Banca Generali, Banco Popolare, BNP Securities Services, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Milano, Carige, Cariparma, Credito Emiliano, Euromobiliare, Eurizon, Etica, Fideuram, Fineco, Gestielle, ICBPI, Iccrea-BCC Risparmio e Previdenza, Ifigest, Intesa San Paolo, Monte dei Paschi di Siena, Pioneer, RBC Investor Services, Banca Sella, Societè Generale Securities Services, State Street, Ubi , Unicredit, Bbh, BPT, Cabel, Cad IT, Calastone, Corvallis, Finance Evolution, IBM, Kedrios, Previnet, Unione Fiduciaria   

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