Mappa trimestrale del risparmio gestito – 1° trim. 2025

Pubblicato il 28/5/2025

Riguarda "The Big Picture", il talk di FR|Vision di presentazione dei dati, con l'intervento di Alessandro Rota, direttore Ufficio Studi di Assogestioni, e a seguire la tavola rotonda con Massimiliano Maxia, Senior Fixed Income Product Specialist, Allianz Global Investors, Nicola Viscanti, Responsabile Direzione Consulenza Finanziaria, Banca Widiba e Vincenza Di Lorenzo, Partner, Prometeia. 

 

Il mercato italiano del risparmio gestito ha avviato il 2025 con una raccolta netta di 8,3 mld euro nel primo trimestre, un dato rivisto al rialzo rispetto ai +6,8 mld euro stimati dalla somma delle letture mensili preliminari.

È quanto emerge dalla Mappa Trimestrale Q1 2025 di Assogestioni, i cui dati definitivi segnalano anche un patrimonio pari a 2.488 mld euro a fine marzo, equamente suddiviso tra gestioni collettive e gestioni individuali; tra le prime il comparto più rappresentativo è quello dei fondi aperti, con 1.268 mld euro, mentre tra le seconde domina il segmento dei mandati istituzionali con circa 985 mld euro.

Durante “The Big Picture”, la presentazione esclusiva dei dati su FR|Vision, il Direttore dell’Ufficio Studi di Assogestioni, Alessandro Rota, si è anzitutto soffermato sul fronte a maggiore partecipazione retail, quello dei fondi aperti, al quale contribuiscono poco più di 11 milioni di sottoscrittori italiani: “Durante il primo trimestre dell’anno l’andamento del patrimonio dei fondi aperti è stato determinato da due spinte di segno opposto, in quanto la raccolta netta positiva per 6,9 mld euro è stata messa a segno nonostante un effetto mercato negativo del -1,3%, che da solo ha sottratto circa 17 mld euro di masse”.

Focus sui fondi

Nonostante l’intonazione negativa dei mercati nel periodo – ha continuato Rota – l’inversione di tendenza registrata a partire da metà dello scorso anno si è andata rafforzando: infatti, negli ultimi 9 mesi, il flusso di nuovi risparmi confluiti nei fondi aperti ha raggiunto quota +23,5 mld euro. Lo si nota allargando lo sguardo agli ultimi 4 trimestri”.

Focus sui fondi aperti negli ultimi 4 trimestri

Il dettaglio per tipologia mostra che la raccolta del 1° trimestre ha premiato i prodotti di diritto italiano, con +4,9 mld euro, sostenuto principalmente dai fondi a scadenza di nuova generazione. Positivi anche i dati dei fondi roundtrip (+1,2 mld euro) ed esteri puri (+700 mln euro), che, come spiegato dal Direttore dell’Ufficio Studi, “hanno messo a segno il terzo trimestre consecutivo di raccolta positiva, mandando in soffitta i deflussi di inizio 2024”.

La raccolta per canale distributivo evidenzia “un dato di raccolta delle reti di consulenti finanziari interessante, positivo e in crescita trimestre dopo trimestre. Buona, anche se per importi più modesti, la raccolta degli sportelli bancari, mentre quella presso i clienti istituzionali, come sempre, è stata più volatile”.

Lo spaccato per categoria conferma i trend anticipati dai dati provvisori delle mappe mensili, con gli obbligazionari che hanno attratto 7,2 mld euro, contro 2,2 mld euro di deflussi dagli azionari e 2,8 mld euro fuoriusciti dai bilanciati.

I risultati del primo trimestre del 2025 confermano quanto emerso con forza nel 2024, e cioè che ci troviamo in un periodo di particolare favore per i prodotti obbligazionari, soprattutto quelli a scadenza, che per molte Sgr italiane rappresentano circa il 25-30% delle masse complessive”, ha sottolineato Rota, aggiungendo che “pur rimanendo in territorio negativo, i deflussi dai prodotti azionari si sono attenuati”.

Il commento del Direttore dell’Ufficio Studi si è concluso con uno sguardo agli altri prodotti di risparmio gestito: “Le gestioni patrimoniali dedicate alla clientela individuale upper-affluent e private nel 1° trimestre hanno registrato afflussi per 3,3 mld euro, segno del forte interesse proveniente dal segmento più sofisticato della clientela privata”.

lnfine, complessivamente tra gennaio e marzo, i fondi chiusi hanno raccolto poco meno di 1 mld euro, mentre la categoria dei mandati istituzionali ha registrato deflussi per 2,8 mld euro”, ha concluso.

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