Un volume per orientarsi nel mare normativo

Pubblicato il 27/10/2016

La materia della gestione collettiva del risparmio è per sua natura soggetta a continue innovazioni tecniche e finanziarie. Ed è, per sua natura, anche un punto di osservazione privilegiato dei meccanismi di funzionamento del mercato e dell'anelito dei Regolatori ad intervenire per disciplinarli nell'ottica di una maggiore tutela degli investitori. Non è un caso, infatti, che negli ultimi anni il panorama disciplinare nel quale si muove la gestione collettiva del risparmio sia mutato radicalmente sotto la spinta dell'incessante evoluzione della normativa comunitaria. Un'evoluzione incardinata sui due grande pilastri: la direttiva 2009/65/CE (c.d. Ucits) e la direttiva 2011/61/UE (c.d. Aifmd).

Parte da questo presupposto l'idea che ha portato alla nascita del volume "Profili evolutivi della disciplina sulla gestione collettiva del risparmio". Edito da Il Mulino, il libro è stato curato dal direttore del settore Legale di Assogestioni, Roberta D'Apice, e raccoglie contributi di docenti, di esponenti delle Autorità di Vigilanza e di rappresentanti delle principali istituzioni nazionali ed europee, ruotando intorno ai tre assi tematici della gestione collettiva del risparmio: soggetti, oggetto e vicende patologiche dell'organizzazione o del patrimonio.

Oltre 800 pagine firmate da più di 40 professionisti che permettono a operatori (e non solo) di orientarsi nel mare normativo che oggi disciplina il mondo della gestione collettiva del risparmio. L'obiettivo del lavoro non è infatti solo quello di descrivere i principali aspetti sistematici e operativi della nuova disciplina. È anche e, soprattutto, quello di evidenziarne gli aspetti problematici per cercare di porre le basi per eventuali azioni correttive da intraprendere a livello normativo.

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