Retail Investor Journey, la risposta Assogestioni alla consultazione ESMA

Pubblicato il 25/7/2025

Assogestioni ha partecipato alla consultazione pubblica lanciata da ESMA sul “Retail Investor Journey”, proponendo una serie di interventi per facilitare l’accesso consapevole dei risparmiatori retail ai mercati dei capitali.

L'Associazione evidenzia come barriere culturali, linguistiche e operative — dalla scarsa alfabetizzazione finanziaria alla complessità della documentazione — continuino a ostacolare la partecipazione dei cittadini agli investimenti, nonostante il crescente ruolo della consulenza finanziaria nella costruzione del rapporto fiduciario.

Tra le proposte chiave, Assogestioni suggerisce una semplificazione della valutazione di adeguatezza, rafforzando l’applicazione del principio di proporzionalità soprattutto per prodotti semplici (come gli OICVM non strutturati) e orientati al lungo termine. In questi casi, l’adeguatezza potrebbe essere presunta anche per clienti con una limitata esperienza finanziaria, a fronte della coerenza dell’investimento con un orizzonte temporale di lungo periodo e del supporto di un consulente qualificato.

Il documento richiama inoltre la necessità di rendere più comprensibili e utili i documenti informativi previsti dalla normativa europea, oggi spesso troppo tecnici e poco efficaci nel supportare le scelte del risparmiatore. Al centro della proposta c’è anche il rafforzamento dell’educazione finanziaria, da integrare con strumenti digitali e simulazioni per migliorare l’esperienza d’investimento, specie tra i più giovani.

Anche le misure AML/CFT, pur perseguendo obiettivi fondamentali di integrità finanziaria, vanno rese più flessibili e coerenti con gli obiettivi di inclusione finanziaria. Assogestioni chiede interventi per evitare inutili duplicazioni e semplificare l’onboarding a distanza.

Infine, l'Associazione solleva perplessità sulla disciplina attuale delle preferenze ESG, giudicata eccessivamente tecnica e poco chiara, e propone l’introduzione di un sistema di etichettatura semplificata dei fondi sostenibili.

In chiusura, viene ribadita l’importanza di un equilibrio tra tutela normativa e libertà dell’investitore di assumere rischi consapevoli, soprattutto in una logica di pianificazione di lungo termine.

 

Leggi l'articolo a firma di Roberta D'Apice, Direttore Affari Legali e Regolamentari di Assogestioni, su FocusRisparmio a questo link 

 

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