Trasparenza è…la quota pubblicata

Pubblicato il 22/12/2008

Spesso è scritto in piccolo, ma ogni giorno il valore della quota di un fondo, in gergo tecnico Nav (net asset value), viene pubblicato sui quotidiani e online. L’investitore può sempre sapere quanto vale il suo investimento, se si apprezza o si deprezza.

I fondi sono, dunque, strumenti trasparenti a differenza di altri prodotti bancari e assicurativi più opachi per i quali non vigono gli stessi obblighi di pubblicità.

In base alla normativa italiana, le società di gestione devono valorizzare il patrimonio con cadenza almeno settimanale. La maggior parte, però, esegue questo calcolo quotidianamente, secondo regole predefinite. Il prezzo è ottenuto dalla somma del valore corrente di tutti i titoli in portafoglio, al netto delle spese, diviso per il numero totale delle quote. Per i fondi italiani, il Nav pubblicato è quello di due giorni prima, perché è soggetto a tutta una serie di controlli che non permettono di avere il valore di chiusura del giorno stesso. Per gli esteri, il ritardo è di un giorno.

La pubblicazione quotidiana del prezzo della quota è utile per conoscere il valore al quale si acquista e si vende. A questo proposito è bene ricordare, che quando si sottoscrive un fondo, il valore preso a riferimento è quello del giorno in cui l’importo versato viene a far parte effettivamente del patrimonio del fondo. Non è, dunque, quello del giorno in cui l’investitore firma il modulo, perché è necessario che le somme versate siano realmente disponibili per essere investite. Lo stesso discorso vale quando si esce. L'importo del rimborso è di norma determinato in base al valore della quota del fondo del giorno di ricezione della domanda da parte della sgr (valore pubblicato sui quotidiani due giorni dopo).

 

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