Fondi comuni, 30 anni da protagonisti

Pubblicato il 14/1/2014

L'industria del risparmio gestito si appresta a festeggiare un 2013 da record con un saldo di raccolta superiore ai 65 miliardi di euro, di cui oltre 45 confluiti nei soli fondi aperti. Numeri importanti se confrontati con i dati degli ultimi dieci anni ma ancora più significativi se paragonati all'evoluzione dell'industria registrata in trent’anni di storia.

Il 21 giugno 1984, infatti, nasceva il primo fondo comune di diritto italiano e con lui l'industria dei fondi aperti del Bel Paese, un'industria che raccolse nei suoi primi tre mesi di vita ben 557 milioni, che si trasformarono nel giro di tre anni in 28 miliardi di euro.  

Oggi, a trent'anni dalla nascita del primo fondo comune aperto, questi strumenti vantano un bilancio di raccolta netta superiore ai 301 miliardi di euro, con una media annua di oltre 10 miliardi di euro che, associati alle performance, hanno portato il patrimonio complessivo gestito dai fondi aperti distribuiti in Italia vicino ai 550 miliardi di euro.

Numeri che testimoniano la crescita costante e continua di un’industria che, fin dalle sue origini, ha dimostrato una capacità progettuale unica che ha portato, già nel 1984, alla nascita di Assogestioni.

Nello stesso anno in cui debuttava il primo fondo comune, alcune delle principali società di gestione si riunirono per creare Assofondi, associazione che stabilì il primo sistema di classificazione adottato dall’intero mercato e che presto cambiò il suo nome in Assogestioni.

Oggi, Assogestioni conta oltre 300 associate che vantano tra gestioni collettive e gestioni di portafoglio un patrimonio complessivo di circa 1.333 miliardi di euro, cifre che ben spiegano la scelta di numerosi player esteri di entrare stabilmente nel mercato italiano del risparmio gestito.

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Scarica i marchi che celebrano i 30 anni di Fondi Comuni e di Assogestioni.

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