Dal Salone arriva un messaggio di Fiducia

Pubblicato il 17/4/2013

 

Domenico Siniscalco, presidente di Assogestioni, ha dato inizio ai lavori del Salone del Risparmio edizione 2013. Nel corso della plenaria Siniscalco ha ricordato gli importanti record raggiunti dall'industria del risparmio gestito nel corso di questi ultimi mesi e mostrato agli ospiti presenti all'Auditorium i numeri di una manifestazione che, dal 2008 a oggi, ha visto crescere notevolmente il numero degli iscritti passando dagli 8.000 del primo anno agli attuali 16.000. E con loro sono cresciuti anche gli espositori (102 nel 2013, +50% rispetto al 2008) e i marchi presenti (145 nel 2013, +100% rispetto al 2008).

Ma la plenaria di apertura lavori del Salone del Risparmio è stata soprattutto l'occasione per ribadire gli obiettivi del prossimo triennio dell'industria del risparmio gestito. Aiutare gli italiani a risparmiare meglio, veicolare parte di questi risparmi verso l'economia reale, riconquistare la fiducia. Sono queste le tre grandi direttrici che il settore deve seguire secondo il presidente di Assogestioni che ha sottolineato l'importanza di guidare gli italiani verso un risparmio di lungo periodo e i risparmi verso l'economia reale: in particolare, secondo Siniscalco, è importante individuare soluzioni che mettano i fondi in condizione di sostenere le pmi, affiancandosi al credito di natura bancaria.

La vera sfida per i prossimi tre anni, però, è la Fiducia, tema centrale della plenaria di apertura dei lavori: senza fiducia non ci può essere risparmio. E la ricetta per riconquistare tale fiducia è arrivata da Carlo Petrini, presidente e fondatore di Slow Food. Ospite d'eccezione alla plenaria, Petrini ha ricordato la dura battaglia condotta dalla sua associazione per riconquistare la fiducia nel mondo agroalimentare, dopo lo scandalo del vino al metanolo del 1986 e ha suggerito una ricetta di quattro ingredienti: informazione e trasparenza; coerenza; sostenibilità; rispetto.

Secondo Petrini in nessun settore può esserci fiducia se non c'è un'informazione corretta, il tempo della disinformazione è finito. Inoltre serve maggiore coerenza da parte degli attori in campo: non si può agire secondo principi contrari a quelli che si dichiarano. In terzo luogo serve uno sviluppo sostenibile, inteso però come sviluppo duraturo che produce ricchezza di cui beneficeranno anche i nostri figli. Infine, Petrini ha ricordato alla platea presente all'Auditorium dell'Università Bocconi per la plenaria di apertura del Salone del Risparmio che senza il rispetto per il metabolismo della terra: il tempo è un elemento essenziale per riconquistare la fiducia.

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