Dal 2011 cambierà l’assetto della vigilanza nell’Unione Europea
Il Parlamento Europeo ha approvato il pacchetto per la riforma della autorità di vigilanza come parte delle iniziative lanciate dalle istituzioni europee in risposta alla crisi del 2008. La proposta legislativa elaborata dalla Commissione e discussa con il Parlamento ed il mercato, prende avvia dal rapporto del gruppo De la Rosière (vedi articolo precedente) incaricato nel 2009 di proporre un sistema di supervisione europeo più efficiente, integrato e sostenibile. La nuova architettura di vigilanza costituisce una revisione sostanziale dell’attuale modello prevedendo un accrescimento dei poteri delle autorità europee capaci non solo di coordinare ma anche - ove necessario – vincolare le autorità nazionali e gli operatori. Non arriva tuttavia – almeno in questa fase – a proporre la creazione di un’autorità europea che possa sostituirsi alle autorità nazionali, ritenute meglio posizionate per svolgere la vigilanza microeconomica.
La riforma prevede la creazione di un nuovo organismo – European Systemic Risk Board (ESRB) - responsabile del monitoraggio del rischio finanziario nel mercato e l’istituzione di un sistema europeo (ESFS – European System of Financial Supervisors) articolato in 3 autorità di vigilanza che sostituiranno le 3 attuali commissioni (CESR, CEBS e CEIOPS). Come già le commissioni, le 3 autorità si articoleranno sulle diverse competenze settoriali: ESMA (European Securities and Market Authority), EBA (European Banking Authority) e EIOPA (European Insurance and Occupational Pension Autority).
Le nuove autorità o ESA (European Supervisory Authorities) avranno un ruolo di coordinamento tra le autorità nazionali ma saranno dotate di poteri di vigilanza diretta e di intervento nei mercati: dovranno infatti dirimere i conflitti tra le autorità nazionali, imponendo se necessario la propria decisione e potranno intervenire direttamente e su propria iniziativa presso gli operatori in caso di inazione da parte delle singole autorità nazionali nel far rispettare le normative europee. Le ESA potranno anche intervenire direttamente nel sospendere lo scambio di prodotti finanziari considerati dannosi o pericolosi e potranno richiedere alla Commissione di elaborare proposte per la messa al bando permanente di tali prodotti.
Accanto alla funzione di vigilanza microeconomica svolta dalle ESA, l’ESRB avrà invece il ruolo di monitorare e valutare, dal punto di vista macroeconomico, le potenziali minacce alla stabilità del mercato. In una prospettiva integrata, l’ESRB costituirà un sistema di early warning che segnali l’accumulo di rischio in parti del mercato e tenga conto dell'interdipendenza degli operatori.
In ottica di supporto e rafforzamento del mercato unico, oltre alla funzione di vigilanza, le ESA avranno il compito chiave di lavorare alla convergenza degli standard tecnici redigendo un “libro delle regole” unico e applicabile direttamente a tutte le istituzioni finanziarie. Obiettivo: eliminare le eccezioni, distorsioni, aggiunte e ambiguità che si generano nel processo di trasposizione nella legislazione nazionale della legislazione comunitaria.
Il completamento della trasformazioni delle 3 commissioni nelle 3 autorità e l’avvio della nuova operatività è prevista per gennaio 2011. La Commissione Europea svolgerà una valutazione periodica del nuovo sistema, la prima delle quali prevista al termine del triennio iniziale di attività, per valutarne l'efficacia e proporre eventuali modifiche.
Per leggere le proposte normative: