Corporate Governance, standard unici per le SGR

Pubblicato il 8/10/2013

 

Buoni standard di governance sono fondamentali per garantire la fiducia nel mercato dei capitali. Un obiettivo che può essere raggiunto grazie anche agli investitori istituzionali, i gestori e i rispettivi advisor che hanno un ruolo fondamentale nella dialettica interna alle società quotate. Nasce da queste convinzioni il documento di autoregolamentazione "Principi italiani di stewardship" adottato dal Consiglio direttivo di Assogestioni e rivolto alle società che prestano i servizi di gestione collettiva del risparmio o di gestione di portafogli.

In particolare, i principi contenuti nel documento sono allineati a quelli contenuti nell'EFAMA Code for External Governance, approvato dall'European Fund and Asset Management Association alla quale partecipa anche Assogestioni, e hanno come scopo quello di fornire una serie di best practice di alto livello che fungano da stimolo per il confronto e la collaborazione fra le società di gestione e gli emittenti quotati in cui esse investono i patrimoni gestiti nell'ambito dei servizi di gestione collettiva o di gestione di portafogli.

L'adesione a questi Principi dovrebbe incoraggiare l'interazione fra le società di gestione e gli emittenti quotati partecipati al fine di garantire un solido legame fra governance e processo d'investimento. Tali Principi, come sottolinea Massimo Menchini, direttore Corporate Governance di Assogestioni, "sono applicabili quando una società di gestione intende esercitare i diritti di voto ovvero confrontarsi con gli emittenti quotati partecipati per conto dei fondi gestiti". E lo stesso Menchini ricorda che i Principi "saranno applicati da ciascuna società secondo un approccio proporzionale basato, su criteri quantitativi e qualitativi quali, ad esempio, la struttura organizzativa della società di gestione e del gruppo di appartenenza, l'entità della partecipazione detenuta e il peso della stessa rispetto al portafoglio del fondo o dei fondi gestiti".
E, anche per questo motivo, il consiglio direttivo di Assogestioni ha ritenuto opportuno non prevedere un termine cogente entro il quale i destinatari dei Principi siano tenuti ad applicarli. I soggetti interessati sono liberi di decidere se, quando e come adeguarsi. Un primo monitoraggio, in questo senso, sarà realizzato entro la fine del 2015.


Tutti i dettagli sui Principi italiani di stewardship sono contenuti nel documento pubblicato nella sezione Autoregolamentozione del sito di Assogestioni
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