Anticipazioni andamento raccolta e patrimonio fondi comuni – marzo 2011

Pubblicato il 4/4/2011

I fondi di Liquidità e Bilanciati hanno raccolto a marzo oltre 430 milioni di euro. Le sottoscrizioni hanno ceduto il passo e il mese di marzo si è concluso con flussi in uscita per 1 miliardo di euro. Alla fine del periodo in esame gli asset investiti in fondi sono pari a 450 miliardi di euro.

A marzo i prodotti di Liquidità hanno potuto contare su sottoscrizioni pari a 375 milioni di euro, il loro patrimonio si è assestato, alla fine del periodo in esame, a quota 56,6 miliardi equivalente al 12,6% degli asset totali. Mese positivo anche per i prodotti Bilanciati che hanno chiuso con una raccolta di 59 milioni di euro e un patrimonio di 21,6 miliardi, pari al 5% degli asset investiti in fondi comuni. Per i fondi Flessibili la raccolta si è chiusa con deflussi pari a 12 milioni di euro. Il patrimonio affidato a questi prodotti pesa per il 15,6% degli asset complessivi e corrispondenti a 70,4 miliardi. I fondi Hedge hanno chiuso marzo con 108 milioni di euro in uscita e con asset pari a 11,8 miliardi, il 2,6% del patrimonio complessivo gestito in fondi comuni d’investimento. Per i Fondi Obbligazionari l’Associazione ha registrato 666 milioni di euro in uscita e un patrimonio di 184 miliardi, equivalente al 41% degli asset investiti in fondi comuni. Deflussi anche per i prodotti Azionariche hanno lasciato sul terreno 700 milioni di euro, chiudendo provvisoriamente il periodo di rilevazione con un patrimonio di 105 miliardi di euro, il 23,4% degli asset del settore.

I fondi di diritto estero hanno fatto registrare una raccolta positiva pari a oltre 1,3 miliardi di euro. Il contributo dai prodotti round-trip è stato pari a 720 milioni di euro. Dai prodotti cross-border i flussi in ingresso sono stati pari a 602 milioni di euro (vedere nota*). Il patrimonio dei fondi Esteri vale poco meno del 60% degli asset impiegati in fondi comuni ed è pari a 265 miliardi di euro.

Al 31 marzo il 76% del patrimonio è gestito da Gruppi italiani, mentre il restante 24% fa capo a Gruppi Esteri.

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