UCITS IV: approvata la direttiva europea in materia di OICVM
Il 13 gennaio 2009 il Parlamento Europeo ha approvato – con 589 voti favorevoli, 28 contrari e 38 astenuti – la direttiva UCITS IV, che riforma profondamente la normativa comunitaria in tema di OICVM (organismi di investimento collettivo in valori mobiliari). Con il voto del Parlamento Europeo è stato quasi completato il processo di adozione della direttiva, che comunque si concluderà a breve con l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dell’Unione Europea. Una volta adottata la nuova disciplina, gli Stati Membri dovranno recepirla a livello nazionale entro il 1° luglio del 2011.
Il voto positivo dell’europarlamento costituisce un passo importante per la creazione di un mercato interno caratterizzato da una maggiore integrazione ed efficienza; la direttiva UCITS IV, infatti, pone le basi per una profonda trasformazione del mercato europeo, grazie alle innovazioni da essa introdotte.
Nello specifico la direttiva introduce una regolamentazione del passaporto del gestore che, contrariamente a quanto previsto fino ad oggi, consente ai fondi comuni autorizzati in uno Stato Membro di essere gestiti da una SGR insediata in un altro Stato Membro e da questo autorizzata, purché siano soddisfatti alcuni requisiti. Questa innovazione dovrebbe favorire un considerevole sviluppo del mercato grazie anche ad una riduzione dei costi, pur preservando comunque un elevato livello di tutela degli investitori.
La normativa comunitaria prevede inoltre che una SGR sia soggetta alla vigilanza prudenziale dello Stato Membro di origine, a prescindere dal fatto che questa costituisca una succursale o operi in regime di libera prestazione di servizi in un altro Stato Membro. In tali circostanze, pertanto, la società deve rispettare le norme in materia di organizzazione poste dallo Stato Membro di origine. La SGR deve invece osservare la disciplina dello Stato ospitante gli OICVM gestiti, sia per quanto concerne la loro costituzione sia in relazione al loro funzionamento.
La direttiva UCITS IV, oltre innovare profondamente la disciplina in tema di passaporto del gestore, libertà di stabilimento e libera prestazione di servizi, incide profondamente anche in altri settori del risparmio gestito. Essa infatti armonizza le procedure di fusione, riducendo gli oneri amministrativi che gravano sui gestori che intendono porre in essere una fusione di fondi transfrontaliera. La direttiva, inoltre, introduce una nuova disciplina in materia di strutture master-feeder, mediante la quale consente ad un OICVM feeder di investire parte o tutto il proprio patrimonio in un OICVM master; in tal modo, la nuova normativa intende favorire lo sviluppo di nuove opportunità di business ed incrementare allo stesso tempo l’efficienza della politica di investimento.
Infine, la direttiva compie un passo importante verso la tutela degli interessi degli investitori, poiché prevede un significativo cambiamento del contenuto e delle modalità di presentazione delle informazioni fornite loro.
Il prospetto semplificato, infatti, è sostituito dalle cosiddette key investor informations, che contengono le informazioni essenziali che i potenziali investitori devono ricevere prima della sottoscrizione di un OICVM. Tale documento, che si caratterizza per la sua brevità, deve riportare secondo uno schema predefinito le informazioni indicate dalla direttiva e deve consentire all’investitore un agevole confronto, soprattutto su costi e profili di rischio. Il documento ha dunque la funzione di porre l’investitore nelle condizioni di valutare correttamente l’opportunità dell’investimento e di adottare così decisioni pienamente consapevoli.