Come investono i Millennials

Pubblicato il 11/6/2015

In una recente intervista rilasciata al Corriere Economia, il direttore generale di Assogestioni Fabio Galli ha lanciato un messaggio chiaro all'industria del risparmio gestito: "una delle sfide future per il settore sarà riuscire a portare un numero crescente di giovani ad affidare con fiducia i loro risparmi all'industria. Per farlo bisogna continuare a investire nell'innovazione di prodotto per proporre soluzioni di investimento più adatte a questo pubblico e sviluppare iniziative di educazione finanziaria che favoriscano l'incremento di una maggiore consapevolezza".

E che i giovani investitori abbiano bisogno di una guida che li porti ad avere una nuova consapevolezza del valore del risparmio per i loro progetti futuri lo confermano i dati contenuti nel Quaderno n.3/2015 di Assogestioni "I sottoscrittori di fondi comuni italiani". Dall'indagine emerge, infatti, che oltre il 70% degli under-35 detiene un solo fondo italiano (il 75,6% degli under-26 e il 71,7% dei soggetti con età compresa tra i 26 e i 35 anni), mentre circa uno su quattro (circa il 24,4% per gli under-26 e il 28,3% per chi ha tra i 26 e i 35 anni) si spinge ad investire in due o più fondi.

Ma dove investono i Millennials? Su questo fronte non emergono molte differenze con le generazioni più anziane. Il 38,7% degli under-35 opta principalmente per i fondi obbligazionari, mentre per i flessibili circa un terzo di loro (34,8% degli under-26, 31,7% tra i 26-35enni): numeri in linea con il resto del mercato. I Millennials si distinguono dalla media del mercato quando si parla di fondi di liquidità e strumenti azionari: il 6% dei 26-35enni sceglie la liquidità, contro una media del 4,7%; quando si parla di patrimonio investito in fondi azionari, invece, mostrano un atteggiamento più prudente dedicando a questa soluzione solo l’8% del proprio investimento, al di sotto della media registrata.

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