Risparmio gestito, un'infrastruttura cruciale per lo sviluppo del Paese

Pubblicato il 12/11/2012

 

Presto le masse amministrate dell'industria del risparmio gestito torneranno sopra quota mille miliardi. E' questa la previsione di Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, che in un'intervista rilasciata al Corriere Economia analizza lo stato di salute dell'industria dopo i due mesi consecutivi di raccolta netta positiva.

"Le masse amministrate complessivamente si stanno riportando al livello di un trilione di euro, una cifra che mi aspetto verrà confermata dai dati di fine ottobre" afferma Galli che, andando oltre i semplici numeri, confessa di vedere oggi molti "più elementi positivi che negativi". Anche perché, "il fatto che la Bce abbia posto in qualche modo un rimedio alla crisi del sistema finanziario e dell'euro" spiega il direttore generale di Assogestioni "ha contribuito a ridare fiducia ai risparmiatori e a farli tornare verso i prodotti del risparmio gestito".

Vietato, però, abbassare la guardia. Le questioni da risolvere rimangono e il nodo principale è ancora l'incentivazione dell'investimento di lungo periodo. Dobbiamo "evitare che le scelte di portafoglio rincorrano gli alti e bassi del momento" chiarisce Galli che ricorda la debolezza strutturale sul fronte delle gestioni istituzionali che, in Italia, "raccolgono masse pari a poco più di un decimo rispetto a quanto avviene nei paesi come la Gran Bretagna". Anche per questo motivo il direttore generale sottolinea che "l'industria del risparmio gestito è una infrastruttura di importanza cruciale ai fini dello sviluppo economico del Paese".

Intanto l'associazione ribadisce il suo impegno anche verso il mercato retail. Impegno che ad aprile 2013 troverà il suo culmine nel corso della terza del Salone del Risparmio che valorizzerà "ulteriormente l'aspetto educativo, riproducendo l'esperienza del Museo del Risparmio realizzata a Torino da Intesa Sanpaolo" conclude Galli.

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