Verso un framework europeo per i prodotti pensionistici individuali

Pubblicato il 4/8/2016

4 agosto 2016 - Il delicato tema previdenziale finisce sul tavolo della Commissione europea che, in seguito al parere inviato lo scorso 6 luglio dall’EIOPA (Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali), ha elaborato un questionario rivolto a privati, associazioni dei consumatori, operatori del mercato, autorità e accademici. L’obiettivo è quello di raccogliere idee, opinioni e punti di vista sulla creazione di un mercato unico europeo per i prodotti pensionistici individuali, cercando così di dare una risposta efficace alle esigenze di natura previdenziale dei lavoratori europei, la cui carriera è sempre più caratterizzata da una crescente mobilità e le cui future prestazioni previdenziali risentiranno fortemente del crescente divario tra il numero di cittadini in età lavorativa e quelli in età pensionabile.

Se l’EIOPA, nel citato final advice, individuava la soluzione in un prodotto pensionistico individuale paneuropeo (il PEPP, Pan-European Personal Pension product) – uno strumento semplice, a basso costo, con una regolamentazione omogenea a livello europeo e commercializzabile in tutti i Paesi dell’Unione grazie a un passaporto – la Commissione propone un ventaglio di possibili interventi sottoponendo il questionario ad un’amplia platea di soggetti chiamati ad individuare gli ostacoli che attualmente si frappongono all’offerta di prodotti pensionistici individuali nei diversi Paesi.

In particolare, quattro sono le possibili soluzioni proposte dalla Commissione: dall’emanazione di Raccomandazioni non vincolanti, fino al più pervasivo intervento di armonizzazione della legislazione nazionale vigente.

Quali soluzioni intermedie, in termini di impatto sui sistemi attualmente vigenti, si pongono quelle che sono, forse, le due proposte più interessanti: la prima, sulla scia di quanto ipotizzato dall’EIOPA, prevede la creazione di un prodotto pensionistico europeo standardizzato; la seconda, invece, ipotizza la definizione di un conto pensionistico individuale, ispirato all’IRA statunitense (Individual Retirement Account) che assocerebbe un beneficio fiscale all’investimento di lungo termine del risparmio previdenziale.

La Assogestioni analizzerà nel dettaglio il questionario predisposto dalla Commissione, soprattutto per la parte dedicata a raccogliere le opinioni di coloro che si pongono come possibili soggetti istitutori e, anche in questa occasione, contribuirà al dibattito, nell’attesa che il quadro europeo per i prodotti pensionistici individuali assuma contorni maggiormente definiti.

La scadenza per l’invio dei contributi alla consultazione è stata fissata al prossimo 31 ottobre.

4 agosto 2016

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