Pubblicato il modello di accordo intergovernativo per l'applicazione della normativa Fatca

Pubblicato il 2/11/2012

Lo scorso 26 luglio è stato pubblicato il “Modello di Accordo Intergovernativo finalizzato a migliorare la Tax Compliance e ad applicare la normativa FATCA”, sottoscritto dagli Stati Uniti e dall’Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna, il cui testo è reperibile sul sito internet del Ministero dell’Economia e delle Finanze (www.tesoro.it).

Come noto, la normativa FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act), approvata nel marzo 2010, ha introdotto un insieme di disposizioni di carattere antielusivo che, attraverso l’ampliamento degli obblighi informativi a carico delle istituzioni finanziarie non statunitensi (compresi i fondi di investimento) che detengono, direttamente o indirettamente, investimenti negli USA, è finalizzata a colpire gli investitori statunitensi che si avvalgono di veicoli esteri al fine di occultare i propri redditi.

Per effetto di tale normativa, le istituzioni finanziarie non statunitensi sono tenute a stipulare un accordo con l’Autorità fiscale statunitense (IRS) che comporta determinati obblighi di disclosure delle informazioni relative alla propria clientela statunitense, pena l’applicazione di un prelievo alla fonte del 30% sui redditi di fonte statunitense da essi percepiti, ancorché non riferibili ad investitori statunitensi.

Il Modello di Accordo Intergovernativo di recente pubblicazione, in linea con la Dichiarazione congiunta diffusa nel febbraio di quest’anno, ha previsto una notevole semplificazione degli adempimenti posti a carico delle istituzioni finanziarie situate negli Stati aderenti al suddetto Accordo, rimuovendo gli ostacoli giuridici connessi all’adempimento degli obblighi previsti dalla normativa FATCA.

Le istituzioni finanziarie situate nei predetti Stati, infatti, non saranno più tenute a stipulare singoli accordi di natura negoziale con l’Autorità fiscale statunitense (IRS), ma la comunicazione delle informazioni rilevanti sarà effettuata direttamente alle rispettive Autorità fiscali che provvederanno, a loro volta, allo scambio automatico sulla base dei trattati fiscali bilaterali o degli accordi per lo scambio di informazioni esistenti con gli Stati Uniti. In virtù del principio di reciprocità, analoghi obblighi informativi saranno, inoltre, previsti a carico dell’Autorità fiscale statunitense in relazione a determinati rapporti finanziari aperti presso le istituzioni finanziarie localizzate negli USA.

Il Modello di Accordo, come evidenziato nel comunicato congiunto diffuso in occasione della sua pubblicazione, costituisce un importante passo in avanti verso un approccio comune nella lotta all’evasione fiscale attuata mediante lo scambio automatico di informazioni. Gli Stati contraenti si impegneranno, in collaborazione con altri Paesi aderenti al suddetto Modello, all’OCSE e, ove opportuno, all’UE, “per conseguire standard comuni in materia di obblighi dichiarativi e di due diligence che favoriscano il passaggio ad un sistema più globale atto a contrastare l’evasione fiscale con la massima efficacia e, al contempo, a ridurre al minimo gli oneri di adempimento”.

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