Segnali positivi dal settore del risparmio gestito
Interrompendo una stagione di forti deflussi, che durava ormai dall’estate del 2007, nel mese di maggio i fondi comuni di investimento sono tornati a registrare una raccolta positiva.
Anche se è opportuno accogliere questo risultato con cautela, si può notare che non si tratta di un dato isolato, ma piuttosto dell’elemento più visibile di un panorama che mostra diversi segnali di un possibile cambio di tendenza. Il 2009 si è infatti aperto con un significativo rallentamento dei deflussi dal risparmio gestito e una raccolta nel primo trimestre ancora negativa per 14 miliardi di euro, ma in sostanziale riduzione rispetto al deflusso medio trimestrale di circa 50 miliardi di euro registrato nel 2008.
Uno sguardo alle diverse componenti del settore consente di valutare più precisamente quanto sta accadendo.
La raccolta positiva registrata a maggio dai fondi aperti, pari a 1,6 miliardi di euro, è stata condizionata positivamente dalla raccolta dei fondi obbligazionari (finalmente positiva dopo mesi di fortissimi deflussi), dei fondi hedge e in parte anche dei fondi di liquidità.
Al risultato hanno poi contribuito la raccolta positiva dei fondi flessibili e dei fondi azionari, che sembrano aver superato le incertezze degli ultimi mesi, durante i quali riscatti e sottoscrizioni si erano rincorsi restando però - fino a marzo - appena in zona negativa.
La tendenza ad una stabilizzazione della raccolta netta pare confermata anche scomponendo il dato secondo la domiciliazione dei fondi tra prodotti di diritto italiano e prodotti di diritto estero, seppure la ripresa dei primi appaia sempre penalizzata dal differente trattamento fiscale.
Sul fronte delle gestioni di portafoglio, invece, è interessante notare che nel primo trimestre del 2009 le sottoscrizioni e i riscatti si sono complessivamente pressoché equivalsi (- 0,9 miliardi di euro, rispetto ad un deflusso dei trimestri precedenti tra i 10 e i 20 miliardi di euro), e che solo le GPF e le altre gestioni subiscono ancora forti deflussi, determinati almeno in parte dalle note ragioni normative.
In questo quadro si inserisce anche la conferma di una lenta ma costante crescita del numero di iscritti e dell’attivo netto dei fondi pensione aperti, che sono arrivati a oltre 850 mila iscritti, con un incremento del 6% rispetto all’anno passato e una crescita del 12% degli asset.
I fondi immobiliari, in attesa dei dati del primo semestre del 2009, hanno mostrato infine una sostanziale tenuta nel corso del 2008, con un aumento del valore del patrimonio e del volume della attività rispettivamente del 6,1% e del 10,7% rispetto all’anno precedente, e una perfomance - sintetizzata dall’indice IPD total return - positiva dello 0,6%.
Con il ritorno degli investitori sui mercati sembra dunque riemergere la fiducia nel risparmio gestito come fonte di diversificazione del rischio di investimento, in una fase in cui i mercati, pur caratterizzati da una volatilità ancora superiore alla media, presentano ritorni potenzialmente molto interessanti. Per confermare questa tendenza occorrerà comunque aspettare i dati dei prossimi mesi, e in particolare quelli contenuti nella Mappa del risparmio gestito relativa al secondo trimestre del 2009, che verrà pubblicata a fine agosto.
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