PRIIPs, la revisione del contenuto degli RTS rigettati

Pubblicato il 30/11/2016

A seguito del rigetto del Parlamento europeo delle norme tecniche finali (Regulatory Technical Standard o RTS) stabilite dal Regolamento (UE) n. 1286 del 2014 relativo ai documenti contenenti le informazioni chiave per i prodotti d’investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati (il cosiddetto Regolamento PRIIPs), la Commissione europea sta lavorando con le Autorità di vigilanza (ESAs) per rivederne alcune parti.

La Commissione ha deciso di rivedere, tra le diverse questioni, il regime applicabile nel caso di un Multi-Option PRIIPs (MOPs) in cui un organismo di investimento collettivo che produce uno UCITS KIID costituisca l’oggetto di un’opzione d’investimento, la rappresentazione del 4° scenario di rendimento e la segnalazione di comprensibilità.

In questo contesto, Assogestioni esprime un vivo apprezzamento per le modifiche proposte dalla Commissione, che hanno lo scopo di riconoscere pienamente l'esenzione provvisoria per i fondi che producono uno UCITS KIID (UCITS like) dall'applicazione del regolamento PRIIPs. Tuttavia, le misure proposte dovrebbero essere estese a tutto il regolamento e non essere limitate solo ai MOPs le cui opzioni di investimento siano solo fondi UCITS like. Nella stessa ottica, e per certezza di applicazione, dovrebbe essere chiarito che le informazioni contenute nello UCITS KIID possano essere considerate sufficienti per l’assolvimento degli obblighi del regolamento.

In tema di rappresentazione degli scenari di rendimento l’Associazione, nel concordare sull’introduzione di un ulteriore scenario di stress per tutti i prodotti (4° scenario) - ferma un’adeguata calibrazione della metrica sottesa - rileva forti criticità nella proposta di revisione della metodologia sottostante ai tre scenari base (scenario moderato, favorevole e sfavorevole). E in particolare, l’esclusione del premio al rischio dal calcolo della scenaristica, definito negli RTS rigettati dal rendimento medio del fondo negli ultimi cinque anni, darebbe una rappresentazione delle caratteristiche del prodotto non corretta all’investitore. Nel nuovo scenario moderato, a titolo esemplificativo, tutti i fondi avrebbero un rendimento sostanzialmente nullo, indipendentemente dall’orizzonte temporale dell’investimento, dall’oggetto dell’investimento, dal rendimento ottenuto nel passato e dai suoi costi.

Al fine di aiutare gli investitori a comprendere la differenza tra i prodotti l’Associazione auspica quindi fortemente la revisione della metodologia, che si dovrebbe fondare non solo su elementi di rischio ma anche su una stima del rendimento potenziale.

Circa la necessità di fornire maggiore chiarezza sull'utilizzo della segnalazione di comprensibilità, l’Associazione auspica invece un coordinamento con la disciplina comunitaria prevista dalla MiFID II e dalla IDD in tema di ulteriore salvaguardia a tutela degli investitori.

Sull’oggetto della ridefinizione degli RTS, l’Associazione si augura altresì che le istituzioni europee riconsiderino la necessità di rivedere la metodologia prevista per la determinazione dei costi di transazione. Tale impostazione non appare funzionale a rappresentare in modo corretto il costo legato alla compra-vendita dei beni (link ad articolo PRIIPs, emergono criticità delle norme tecniche).

L’Associazione, infine, plaude alla scelta della Commissione di posticipare di un anno l’applicazione del Regolamento PRIIPs. Ciò consentirà agli operatori di avere un appropriato periodo di tempo per recepire le indicazioni che saranno definite nella proposta di norme tecniche finali in corso di revisione. Come auspicato anche dall’Associazione, la Proposta pubblicata prevede la modifica della data di applicazione al 1° gennaio 2018 (dal 31 dicembre 2016).

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