Fondi immobiliari, niente più dubbi sulla tassazione
L'Agenzia delle Entrate ha sciolto gli ultimi dubbi in merito al nuovo regime di tassazione dei partecipanti a fondi immobiliari di diritto italiano confermando molte delle indicazioni che Assogestioni aveva fornito nella circolare n. 121/12/C.
Come noto, per effetto delle disposizioni contenute nell'art. 32 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78(1), e successive modifiche e integrazioni, è stato introdotto un regime di tassazione dei redditi di capitale e dei redditi diversi di natura finanziaria derivanti dalla partecipazione a fondi immobiliari differenziato in ragione della tipologia dell'investitore (investitore "istituzionale" o investitore "non istituzionale") e della percentuale di partecipazione al fondo (superiore o meno al 5%).
Un regime che lasciava aperti alcuni dubbi che Assogestioni ha sottoposto all'Agenzia delle Entrate e che la stessa agenzia ha risolto con il prot. n. 2013/86285 del 15 luglio 2013. Protocollo trasformato in seguito nella risoluzione n. 54/E del 18 luglio e diffusa al mercato con l'obiettivo di chiarire definitivamente alcuni aspetti del nuovo regime di tassazione dei fondi immobiliari di diritto italiano.
In particolare, con tale risoluzione l'Agenzia delle Entrate, confermando pienamente le soluzioni proposte da Assogestioni, ha fornito importanti chiarimenti in merito ai requisiti richiesti dalla normativa con riferimento a determinati investitori istituzionali e in relazione al regime di esenzione applicabile agli investitori esteri di cui all'art. 7, comma 3, del decreto legge 25 settembre 2001, n. 351.
Nel dettaglio i chiarimenti diffusi dall'Agenzia delle Entrate riguardano: la modalità di verifica dei requisiti richiesti con riferimento a determinati investitori istituzionali; il regime di tassazione applicabile agli investitori esteri di cui all'art. 7 comma 3, del d.l. n. 351/01 e le relative modalità di verifica del requisito di residenza; il regime di tassazione dei redditi diversi di natura finanziaria conseguiti da investitori non istituzionali che detengono una quota di partecipazione al fondo superiore al 5%.
Per ogni approfondimento sulle singole voci si rimanda alla circolare 64/13/C disponibile per le associate nella sezione riservata del sito.