Verso i Pir Alternativi. Corcos: “Un sostegno, reale e concreto, alle imprese”

Pubblicato il 15/4/2020

Assogestioni propone il lancio di un Pir specializzato in Pmi. Si tratta di uno "strumento parallelo e complementare che non intende prendere il posto dei Pir tradizionali ma valorizzarne l’esperienza in ambiti confinanti”, spiega Tommaso Corcos, il presidente dell'Associazione, in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore.

“La nostra è una proposta che consente di dare un sostegno, reale e concreto, alle imprese e al tempo stesso di soddisfare la legittima aspirazione a un rendimento significativo”, osserva Corcos.

Si tratta, spiega il presidente, di “strumenti che hanno come oggetto d’investimento il segmento delle Pmi che era meno beneficiato dai Pir tradizionali, allargando anche a prestiti e crediti alle imprese. La possibilità di investire anche in forma indiretta favorirebbe tra l’altro la crescita di operatori specializzati sulle singole asset class, creando un importante effetto cascata”. Di cui, secondo Corcos, potranno beneficiare tutti: i risparmiatori e le imprese anzitutto, ma anche i gestori e i promotori di ogni singola iniziativa.

A chi si rivolge la proposta? “A una clientela retail semiprofessionale, che dispone di competenze abbastanza elevate da comprendere il significato di un investimento in un fondo chiuso che non consente l’uscita in qualunque momento ma si pone in un orizzonte temporale di oltre cinque anni”, chiarisce Corcos. 

Relativamente al potenziale in termini di raccolta per questi strumenti, secondo il presidente di Assogestioni dipende da molti fattori “ma credo che una raccolta da 3-5 miliardi l’anno sia possibile, e più che sufficiente ad assegnare un valore strutturale a questo tipo di strumento”.

I Pir Alternativi possono partire molto in fretta. Un aspetto che, come sottolinea Corcos, non è un dettaglio in quanto è “una proposta immediatamente attuabile, che non necessita di alcun confronto in sede europea”.

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