Si scrive gestione attiva, si legge economia reale

Pubblicato il 15/6/2020

Editoriale di Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, pubblicato sul Dossier Pir di FocusRisparmio (Giugno 2020). Scarica la pubblicazione

 

L’inclusione di una componente illiquida nei portafogli degli investitori costituisce la grande sfida del risparmio gestito nel mondo a tassi zero, sul cui asse avevamo costruito l’edizione 2020 del Salone del Risparmio e che nel dopo-Covid rimarrà ancora quale riferimento fondamentale per gli investimenti.

Quasi un cambio di paradigma, il “passaggio di stato” verso le componenti illiquide è un vero e proprio movimento tellurico che richiama alla mente l’inclusione delle azioni nei portafogli degli italiani, iniziata venti anni fa quando generazioni di risparmiatori vissuti di soli titoli di stato ancora la consideravano troppo rischiosa.

Pur richiedendo anni, allo stesso modo appare oggi inevitabile l’assimilazione del principio secondo cui per ottenere un significativo valore aggiunto dai propri investimenti bisogna riservare una fetta del portafoglio ai mercati privati per un periodo di tempo medio-lungo.

Caratteristica dei prodotti alternativi è quella di poter investire in asset molto vari, su segmenti di mercato meno liquidi, di poter sfruttare la leva finanziaria e di godere di forme più flessibili e articolate di sottoscrizione e riscatto. Requisiti che esaltano il lavoro dei fund manager, che possono sfruttare appieno la gestione attiva e votata alla generazione di margini e all’estrazione di valore per i clienti. Le soluzioni proposte spaziano dal venture capital al private equity, a patto – lo ripetiamo – che la bussola rimanga orientata sul lungo periodo.

A tal proposito, Assogestioni in questa prima parte del 2020 ha raggiunto due obiettivi molto importanti per il sistema del risparmio gestito: l’approvazione della normativa relativa ai Pir alternativi e l’ampliamento dell’accessibilità ai fondi alternativi riservati, ottenuto mediante la riduzione delle soglie di investimento (maggiori dettagli nell’articolo a pagina 6 del Dossier Pir di FocusRisparmio, dnr).

Novità tutt’altro che banali, accolte dall’esecutivo per arricchire il quadro regolamentare con incentivi fiscali più ampi e modalità di investimento semplificate, misure che riflettono la maggiore sfida dell’offerta di prodotti illiquidi.

Il risparmio gestito dimostra una costante capacità di essere proattivi con le autorità di governo e con i regolatori nel proporre e nell’assecondare l’evoluzione dei mercati e della cultura dei risparmiatori invece di inseguirli. È indubitamente uno dei fattori di successo del sistema del risparmio gestito nel suo complesso e dei singoli operatori. I tasselli inseriti dall’associazione in tempi rapidi grazie al coinvolgimento di tutti i protagonisti dell’industria della gestione saranno determinanti nell’accompagnare l’evoluzione dei portafogli della clientela più consapevole.

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