Assogestioni host della Conferenza per il 30° anniversario dell’International Corporate Governance Network (ICGN)

Pubblicato il 23/10/2025

Assogestioni è stata host della Conferenza per il 30° anniversario dell’International Corporate Governance Network (ICGN), organizzazione globale di investitori che lavora per promuovere standard elevati di governo societario e stewardship a livello internazionale, tenutasi a Milano sal 21 al 23 ottobre 2025. 

Nel corso dei saluti iniziali di apertura dei lavori, Fabio Galli, Direttore Generale di Assogestioni, ha commentato: "Questa conferenza si svolge in un momento di profondi cambiamenti, sia in Italia che a livello globale. La riforma della governance societaria, recentemente proposta dal legislatore italiano, introduce un approccio più flessibile e moderno per le società che intendono quotarsi in Borsa. Il nuovo impianto prevede che alcune misure di tutela per gli azionisti di minoranza – come la presenza di amministratori indipendenti, le maggioranze qualificate per le modifiche statutarie, i sistemi di voto plurimo e la regolamentazione delle operazioni con parti correlate – possano diventare disposizioni statutarie opzionali, e non più meri obblighi di legge.

Assogestioni ha sempre sostenuto con chiarezza un principio: le società che desiderano adottare un modello specifico di governance devono dichiararlo in piena trasparenza al momento dell’IPO, quando gli investitori hanno l’opportunità di esercitare pienamente il proprio dovere fiduciario e di valutare, con consapevolezza, il merito di ogni investimento. Da questo punto di vista, riconosciamo che l’introduzione di un insieme di misure opzionali, in sostituzione di vincoli normativi rigidi, rappresenta un passo verso una maggiore flessibilità e responsabilità per quegli imprenditori che scelgono di aprirsi al mercato. La libertà d’impresa è certamente un valore positivo, ma deve essere accompagnata da trasparenza e coerenza”.

Il Direttore Generale di Assogestioni ha poi illustrato due considerazioni: “Primo: i mercati – cioè gli investitori – attribuiscono un prezzo a queste scelte di governance, e lo fanno in modo ancora più evidente quando le tutele vengono ridotte o abbandonate. Secondo: l’informazione ha un costo. Maggiore flessibilità nei requisiti di governance volti a proteggere gli azionisti di minoranza implica maggiori oneri di analisi e di ricerca, e quindi un impatto diretto sulla qualità e sull’efficienza del mercato. Siamo dunque di fronte a un importante esperimento sull’equilibrio tra la flessibilità imprenditoriale dei fondatori e degli azionisti di controllo da un lato, e il dovere fiduciario esercitato dai gestori di portafoglio e dai responsabili della corporate governance dall’altro”.

Sul palco della Conferenza è salita anche Maria Luisa Gota, Presidente di Assogestioni. Ha dichiarato: “La tutela del risparmio in Italia non è soltanto una buona pratica: è un principio costituzionale. L’Articolo 47 della nostra Costituzione stabilisce che il risparmio, in tutte le sue forme, deve essere incoraggiato e salvaguardato. È su questo fondamento che si basa l’azione di Assogestioni, che oggi rappresenta un’industria con oltre 2.500 miliardi di euro di patrimonio in gestione. Sostenere una governance societaria trasparente e responsabile è uno dei pilastri della nostra missione, che ha l’obiettivo di rafforzare la fiducia degli investitori e, in ultima istanza, canalizzare i capitali verso l’economia reale”.

 

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