Nava (Consob): “Gli investimenti esteri in Italia sono migliorati in quantità e qualità”

Pubblicato il 28/6/2018

“All’interno della Consob c’è la consapevolezza che l’Autorità deve cambiare per diventare parte attiva del processo di facilitazione del mercato. È una convinzione che accomuna tutto il personale ed è per me motivo di orgoglio e conforto”. A parlare è Mario Nava, presidente Consob, intervenuto in occasione del summit ICGN – International Corporate Governance Network, l’organizzazione internazionale dedicata al miglioramento degli standard di governance in tutto il mondo che quest’anno si è riunita a Milano dal 25 al 28 giugno in un evento patrocinato da Assogestioni.

Dopo il primo discorso pubblico alla comunità degli investitori dell’11 giugno in occasione del Consob Day, Nava ha ribadito che l’obiettivo è quello di rilanciare mercato e Autorità attraverso una vigilanza proattiva e preventiva. “Abbiamo intrapreso un percorso di autoanalisi per migliorare e fornire un nuovo modo di fare supervisione e regolamentazione, che è essenzialmente anticipatorio e proattivo, il che significa partire dall’analisi dei dati e delle prove che dà il mercato. Ma questo passaggio dal formale al sostanziale è molto difficile”, ha spiegato il numero uno di Consob.

Nel suo intervento al summit ICGN il presidente ha dato spunti positivi nell’evoluzione della governance societaria e nell’attivismo degli shareholder, in particolare stranieri. “Lasciatemi fare un esempio del fatto che, dopo tutto, il mercato funziona”, ha dichiarato. “Basta guardare all’attivismo degli azionisti, tipico di un mercato in salute in quanto normalmente porta a definizioni più precise dei prezzi, tendenzialmente a favore degli azionisti di minoranza. Abbiamo riscontrato un certo numero di operazioni in cui l’offerta di partenza era a un prezzo considerato troppo basso. Grazie alla pressione dei fondi attivisti, che aiutano a massimizzare il valore delle società, l’operazione è stata poi conclusa a un prezzo più alto”.

Nava ha sottolineato gli effetti positivi della pressione dei fondi attivisti sulle società anche in termini di impatto ambientale, sociale e di governo societario secondo le logiche Esg, “verso la cui implementazione i fondi attivisti stanno chiaramente spingendo”.

Anche in termini di contendibilità delle aziende, osserva Nava, “il mercato italiano si distingue positivamente”, ma c’è spazio per maggiore selettività. “Per quanto possa sembrare controintuitivo, questa proviene soprattutto dagli investitori stranieri, alcuni dei quali partecipano molto più degli investitori nazionali alle assemblee degli azionisti”, ha sottolineato Nava. “Gli investitori esteri possono essere anche molto schietti ed espliciti non avendo legami con il management. L’altro ambito in cui sono molto più attivi e selettivi degli azionisti italiani è la diversità, un tema che mi sta molto a cuore” ha concluso Nava.

Leggi Anche