Sviluppo sostenibile unica via per la crescita: la sfida comune di istituzioni, finanza e imprese

Pubblicato il 26/1/2022

La sostenibilità ambientale e sociale come via per la prosperità futura. Questa la grande sfida che istituzioni, finanza e imprese sono chiamate ad affrontare in relazione all’attuazione dei piani di ripresa post-pandemici e il tema al centro del terzo seminario del ciclo “Risparmio, mercato dei capitali e governo dell’impresa”, nato dalla collaborazione tra CNEL e Assogestioni, associazione del risparmio gestito, sul tema “Verso la sostenibilità: tra regole e mercato”.

“La sostenibilità rappresenta un nuovo orizzonte, un cambiamento di paradigma che impatta su tutte le strutture economiche e sociali esistenti e sul concetto stesso di crescita. Cambiano scenari, obiettivi e percorsi e questo non riguarda solo le pubbliche amministrazioni ma anche finanza e aziende. L’implementazione dei piani di ripresa post-pandemici è un’impresa enorme e richiede l’impegno puntuale di tutti gli attori coinvolti: i soggetti deputati ad erogare i finanziamenti e soprattutto finanza e imprese che concretamente realizzeranno i progetti”, ha dichiarato Tiziano Treu, presidente del CNEL in apertura dei lavori.

“La sostenibilità si sviluppa tra regole e mercato e in questa fase abbiamo un grande bisogno di consapevolezza e formazione”, ha affermato Fabio Galli, direttore generale di Assogestioni, specificando come l’Associazione riconosca da tempo la centralità del cambiamento in atto. “Trasparenza e competenza sono i valori fondamentali che guidano il mondo degli investimenti in una sfida fondamentale per la propria evoluzione”, ha aggiunto.

Nel corso del seguente Keynote Speech Pierluigi Stefanini, presidente di ASviS, ha sottolineato come sia necessaria “un’agenda ‘oltre il Pil’: una visione macroeconomica e una strategia complete per la transizione a un nuovo modello di crescita sostenibile”. “I piani di ripresa economica post Covid-19 adottati dall’Unione europea puntano chiaramente nella direzione dello sviluppo sostenibile. In particolare, NextGenerationEU e PNRR sono strumenti per ricostruire le nostre economie nella direzione del Green Deal europeo e del Pilastro europeo dei diritti sociali”.

Il seminario è proseguito con due tavole rotonde moderate da Manuela Mazzoleni, direttore Sostenibilità di Assogestioni.

Nel corso del primo dibattito su “Investitori: complessità normative e rischi di greenwashing nel contesto attuale”, a cui sono intervenuti Lorenzo Alfieri, presidente del Comitato Sostenibilità di Assogestioni, Oriana Bastianelli, portfolio manager di Kairos Partners SGR, Giovanni Sandri, head of BlackRock Italia e Davide Tassi, consigliere di Sustainability Makers, i relatori hanno evidenziato l’impegno dell’industria del risparmio gestito in un processo di cambiamento dall’alto tasso di complessità. “La sfida verso la sostenibilità è un percorso. I gestori hanno il compito sia di riorganizzare strutture e gestioni sia di informare gli investitori su contenuto e tempi della transizione”, ha dichiarato sul punto Lorenzo Alfieri, presidente del Comitato Sostenibilità di Assogestioni

Il secondo panel dal titolo “Come realizzare un successo sostenibile: la Renewed Sustainable Finance Strategy” ha coinvolto Marcel Haag, director, Horizontal Policies di DG FISMA della European Commission, Karina Litvack, presidente del Comitato sostenibilità e scenari di ENI, Frédéric Samama, Sciences Po. visiting professor, e Irene Tinagli, presidente Commissione ECON del Parlamento europeo, per un approfondimento sul punto di vista istituzionale.

Nel corso del suo intervento Irene Tinagli, presidente Commissione ECON del Parlamento europeo, ha fatto rilevare come l’Unione, oltre ai fondi stanziati direttamente per la ripresa, abbia bisogno ogni anno di 350 miliardi di investimenti da parte del settore privato nei prossimi 10 anni solo per raggiungere gli obiettivi energetici e altri 130 miliardi l’anno per gli altri obiettivi ambientali. “La sostenibilità è uno dei temi cruciali dell’agenda europea sui mercati finanziari e il ruolo che il settore privato gioca insieme a quello pubblico è fondamentale”, ha detto Tinagli.

“Asset manager e investitori istituzionali sono decisivi per la transizione in ottica sostenibile dell’economia europea grazie ad un ruolo trasformativo e di indirizzo nel rapporto con le aziende”, è intervenuto sul tema Marcel Haag, director, Horizontal Policies, DG FISMA della Commissione europea.

Proprio in materia di sostenibilità, Assogestioni ha aperto le iscrizioni per il Catch-Up Course “Il board member ‘sostenibile’ tra teoria e prassi”. Il corso è volto ad accompagnare i board member in un percorso di approfondimento e di confronto su una varietà di aspetti centrali per la costruzione di competenze adeguate ad affrontare la sfida della sostenibilità.

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