Mappa trimestrale del risparmio gestito – 1° trim 2025

Pubblicato il 28/5/2025

Il mercato italiano del risparmio gestito ha avviato il 2025 con una raccolta netta di 8,3 mld euro nel primo trimestre, un dato rivisto al rialzo rispetto ai +6,8 mld euro stimati dalla somma delle letture mensili preliminari.

È quanto emerge dalla Mappa Trimestrale Q1 2025 di Assogestioni, i cui dati definitivi segnalano anche un patrimonio pari a 2.488 mld euro a fine marzo, equamente suddiviso tra gestioni collettive e gestioni individuali; tra le prime il comparto più rappresentativo è quello dei fondi aperti, con 1.268 mld euro, mentre tra le seconde domina il segmento dei mandati istituzionali con circa 985 mld euro.

Patrimonio gestito a marzo

Durante “The Big Picture”, la presentazione esclusiva dei dati su FR|Vision, il Direttore dell’Ufficio Studi di Assogestioni, Alessandro Rota, si è anzitutto soffermato sul fronte a maggiore partecipazione retail, quello dei fondi aperti, al quale contribuiscono poco più di 11 milioni di sottoscrittori italiani: “Durante il primo trimestre dell’anno l’andamento del patrimonio dei fondi aperti è stato determinato da due spinte di segno opposto, in quanto la raccolta netta positiva per 6,9 mld euro è stata messa a segno nonostante un effetto mercato negativo del -1,3%, che da solo ha sottratto circa 17 mld euro di masse”.

Focus sui fondi

Nonostante l’intonazione negativa dei mercati nel periodo – ha continuato Rota – l’inversione di tendenza registrata a partire da metà dello scorso anno si è andata rafforzando: infatti, negli ultimi 9 mesi, il flusso di nuovi risparmi confluiti nei fondi aperti ha raggiunto quota +23,5 mld euro. Lo si nota allargando lo sguardo agli ultimi 4 trimestri”.

Focus sui fondi aperti negli ultimi 4 trimestri

Il dettaglio per tipologia mostra che la raccolta del 1° trimestre ha premiato i prodotti di diritto italiano, con +4,9 mld euro, sostenuto principalmente dai fondi a scadenza di nuova generazione. Positivi anche i dati dei fondi roundtrip (+1,2 mld euro) ed esteri puri (+700 mln euro), che, come spiegato dal Direttore dell’Ufficio Studi, “hanno messo a segno il terzo trimestre consecutivo di raccolta positiva, mandando in soffitta i deflussi di inizio 2024”.

La raccolta per canale distributivo evidenzia “un dato di raccolta delle reti di consulenti finanziari interessante, positivo e in crescita trimestre dopo trimestre. Buona, anche se per importi più modesti, la raccolta degli sportelli bancari, mentre quella presso i clienti istituzionali, come sempre, è stata più volatile”.

Lo spaccato per categoria conferma i trend anticipati dai dati provvisori delle mappe mensili, con gli obbligazionari che hanno attratto 7,2 mld euro, contro 2,2 mld euro di deflussi dagli azionari e 2,8 mld euro fuoriusciti dai bilanciati.

I risultati del primo trimestre del 2025 confermano quanto emerso con forza nel 2024, e cioè che ci troviamo in un periodo di particolare favore per i prodotti obbligazionari, soprattutto quelli a scadenza, che per molte Sgr italiane rappresentano circa il 25-30% delle masse complessive”, ha sottolineato Rota, aggiungendo che “pur rimanendo in territorio negativo, i deflussi dai prodotti azionari si sono attenuati”.

Il commento del Direttore dell’Ufficio Studi si è concluso con uno sguardo agli altri prodotti di risparmio gestito: “Le gestioni patrimoniali dedicate alla clientela individuale upper-affluent e private nel 1° trimestre hanno registrato afflussi per 3,3 mld euro, segno del forte interesse proveniente dal segmento più sofisticato della clientela privata”.

lnfine, complessivamente tra gennaio e marzo, i fondi chiusi hanno raccolto poco meno di 1 mld euro, mentre la categoria dei mandati istituzionali ha registrato deflussi per 2,8 mld euro”, ha concluso.

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