Comitato Governance: definito nuovo Codice in vigore dal 2021

Pubblicato il 9/12/2019

Ha preso avvio oggi a Palazzo Mezzanotte la quinta edizione dell’Italy Corporate Governance Conference (ICGC) promossa dal Comitato per la Corporate Governance e organizzata da Assonime e Assogestioni, in collaborazione con l’Ocse e il supporto di Borsa Italiana.

La Conferenza rappresenta ogni anno la principale occasione di confronto sull’evoluzione della corporate governance in Italia, coinvolgendo esponenti di primo piano delle istituzioni, delle imprese e della comunità finanziaria italiana e internazionale.

Anche quest’anno l’ICGC è stata aperta da un messaggio di saluto inviato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che di fronte a una platea costituita da oltre 500 rappresentanti delle principali società italiane e di primari investitori istituzionali internazionali ha affermato che il mercato dei capitali è “essenziale per la crescita delle nostre aziende e per attirare in Italia investitori istituzionali internazionali”. 

Secondo Conte, “le pratiche di corporate governance adottate dalle società italiane giocano un ruolo chiave nello stabilire e mantenere una fiducia e un incoraggiamento all'accesso del mercato dei capitali. Riconosco l’autorevolezza del comitato italiano della corporate governance nel promuovere le migliori pratiche e la loro implementazione effettiva”, ha sottolineato il primo ministro.

Dopo il saluto del Presidente di Borsa Italiana, Andrea Sironi, la Presidente del Comitato per la Corporate Governance e di Enel Patrizia Grieco ha annunciato l’approvazione entro fine gennaio 2020 del nuovo Codice di Corporate Governance – che sarà poi applicato dalle società quotate a partire dal 2021 – e ha illustrato i risultati del Rapporto 2019 sul monitoraggio che il Comitato svolge sulla corporate governance delle società quotate italiane, da cui è emersa un’elevata trasparenza degli assetti di governance e il progressivo miglioramento dell’applicazione delle raccomandazioni: circa metà delle società aderisce pressoché interamente al Codice; le società che non applicano tutte le raccomandazioni ne spiegano le ragioni in modo generalmente adeguato.

 

Il nuovo Codice di Corporate Governance

Il nuovo Codice si ripropone di guidare le società nell’adozione di strategie sempre più orientate alla sostenibilità dell’attività d’impresa: compito prioritario del Cda è perseguire il successo sostenibile dell’azienda, dove la creazione di valore nel lungo termine a beneficio dei soci deve tenere conto degli interessi degli altri stakeholder.

Tra le priorità del Codice spicca stimolare le società a rafforzare il dialogo con il mercato attraverso l’adozione di politiche di engagement complementari a quelle degli investitori istituzionali, oltre che favorire l’accesso alla quotazione delle Pmi e di aziende a forte concentrazione proprietaria attraverso raccomandazioni semplificate e proporzionate alle loro caratteristiche.

Un apprezzamento è stato espresso da Giuseppe Conte anche per la rinnovata proporzionalità del Codice, volto a favorire l’accesso al mercato sia delle società di minori dimensioni sia delle società familiari. “Il nuovo Codice di corporate governance è un passo importante per motivare le società italiane ad adottare una strategia più a lungo termine, e consentirà loro anche di focalizzarsi sugli obiettivi di sostenibilità in cui gli interessi di stakeholder rilevanti delle società vengono presi doverosamente in considerazione”, ha dichiarato il premier.

Nella prima giornata, una tavola rotonda, coordinata dal Direttore Generale di Assogestioni Fabio Galli, ha inoltre affrontato il tema delle tendenze evolutive concernenti la composizione e la nomina del board nelle società quotate italiane, con la partecipazione, tra gli altri, di Guido Alpa (amministratore di Leonardo), Gian Maria Gros-Pietro (Presidente di Intesa Sanpaolo), Matteo Del Fante (Ceo di Poste Italiane) e Enrico Cotta Ramusino (presidente di Fineco Bank). 

 

I lavori proseguono domani

Prevista per domani, la seconda giornata sarà introdotta da Tommaso Corcos, vicepresidente del Comitato per la Corporate Governance e presidente di Assogestioni. Dopo il saluto del Ceo di Borsa italiana, Raffaele Jerusalmi, sono previsti gli interventi del Presidente della Consob, Paolo Savona e del Presidente di Assonime, Innocenzo Cipolletta.

La prima tavola rotonda, coordinata da Simone Chelini di Eurizon, affronterà il tema dell’attivismo degli investitori istituzionali, con la partecipazione, tra gli altri, di Giovanni Ronca (Cfo di Tim) e di Andrea Francesco Maffezzoni (responsabile delle strategie di Unicredit).

La seconda tavola rotonda, coordinata dal Commissario della Consob Carmine Di Noia, tratterà le specificità delle aziende a controllo familiare con la partecipazione, tra gli altri, di Roberto Vavassori (responsabile dello sviluppo di Brembo), Pietro Buzzi (Ceo di Buzzi Unicem) Carlo Rosa (Ceo di Diasorin) e Andrea Vismara (Ceo di Equita).

Del Comitato per la Corporate Governance fanno parte Carlo Acutis, Paolo Astaldi, Stefania Bariatti, Santo Borsellino, Innocenzo Cipolletta, Tommaso Corcos (vicepresidente), Maria Bianca Farina, Gabriele Galateri di Genola, Fabio Galli, Andrea Ghidoni, Patrizia Grieco (presidente), Gian Maria Gros-Pietro, Raffaele Jerusalmi, Emma Marcegaglia, Stefano Micossi, Marcella Panucci, Giovanni Sabatini, Maurizio Sella, Andrea Sironi e Massimo Tononi. A essi si aggiungono Alessandro Profumo, Salvatore Rossi e Cesare Bisoni - rispettivamente a.d. di Leonardo Spa e Presidenti di Tim e di Unicredit - nominati oggi.

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