Assogestioni pubblica il documento conclusivo per l’attuazione in Italia della AIFMD

Pubblicato il 1/1/2013

Entrata in vigore il 21 luglio 2011 e recepita dagli Stati Membri dell'Unione Europea il 22 luglio 2013, la direttiva AIFM si pone come obiettivo quello di ridefinire il mercato dei fondi di investimento alternativi aumentando i livelli di trasparenza per gli investitori, introducendo una sorta di "certificazione di qualità" per i GEFIA che operano nel mercato europeo, consentendo a ciascun GEFIA di sviluppare la propria operatività anche in via transfrontaliera.

Innovazioni che avranno un impatto notevole sull'operatività delle SGR, per questo Assogestioni ha istituito nel mese di novembre 2012 una apposita Task Force finalizzata ad analizzare la normativa comunitaria e gli effetti della sua introduzione sull'operativa delle SGR italiane. Il lavoro della Task Force AIFMD ha dato vita a un documento che descrive le principali novità introdotte dalla disciplina comunitaria sui gestori di fondi di investimento alternativi e che recepisce il contenuto delle proposte elaborate dalla Task Force AIFMD di Assogestioni. Proposte funzionali all'adeguamento dell'ordinamento nazionale della disciplina comunitaria.

Il documento, disponibile sul sito dell’Assogestioni, è suddiviso in 21 capitoli all'interno dei quali vengono presentate le novità introdotte dalla direttiva comunitaria in tema di: riserva di attività e attività esercitabili; autorizzazione delle società di gestione; requisiti prudenziali; leva finanziaria; nozione di fondi di investimento alternativi; depositario; requisiti generali di organizzazione; valutazione delle attività del FIA; delega di funzioni; regole generali di condotta; conflitti di interesse; gestione del rischio; gestione della liquidità; politiche di remunerazione; obblighi di trasparenza; caratteristiche dei GEFIA che gestiscono tipi specifici di FIA e investimenti in posizioni di cartolarizzazione; diritto dei GEFIA di commercializzare e gestire FIA UE nell'Unione Europea; norme relative ai paesi terzi; commercializzazione di FIA nei confronti di investitori al dettaglio; disposizioni transitorie.

 Per ogni voce il documento firmato dalla Task Force AIFMD presenta delle proposte di modifica o chiarimento delle novità introdotte dalla direttiva suggerendo così un piano di intervento in 19 punti volto a rendere la disciplina comunitaria più coerente con l'attuale ordinamento nazionale. In conclusione il documento ricorda le sei fasi del recepimento della direttiva AIFM che vedrà una sua adozione definitiva nel 2019.

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