L’attuazione della direttiva AIFM tra criticità e opportunità

Pubblicato il 6/3/2013

Dovrà essere recepita entro il prossimo 22 luglio 2013 la direttiva 2011/61/UE sui gestori dei fondi di investimento alternativi, meglio nota come AIFM.

Adottata l'8 giugno 2011, ed entrata in vigore il 21 luglio 2011, la direttiva introduce una serie di misure volte a creare un mercato interno europeo dei "gestori di fondi di investimento alternativi" (GEFIA), mediante la definizione di un quadro di riferimento armonizzato per la regolamentazione in materia di autorizzazione, funzionamento e trasparenza di tutti i GEFIA, che gestiscono o commercializzano "fondi di investimento alternativi" (FIA), intendendosi per tali tutti gli organismi di investimento collettivo diversi dagli UCITS.

"Uno dei punti chiave della direttiva AIFM è la costituzione del cosiddetto passaporto, in forza del quale i GEFIA, che otterranno l'autorizzazione da parte dell'Autorità competente del proprio Stato di origine conformandosi alle regole e ai requisiti previsti dalla direttiva AIFM, potranno gestire e commercializzare FIA presso investitori professionali nell'Unione europea" spiega Roberta D'Apice, Direttore Settore Legale di Assogestioni che in un video presenta le criticità e le opportunità per le SGR legate al recepimento della direttiva AIFM e, in merito agli effetti del passaporto, non ha dubbi: "è destinato a ridefinire il mercato dei fondi di investimento alternativi sotto diversi profili".

Ma il passaporto è solo un tassello della direttiva AIFM che sarà completata (i) dalle misure di esecuzione contenute nel Regolamento di secondo livello della Commissione europea nonché (ii) dalle misure di terzo livello dell'European Securities and Markets Authority (ESMA).

"Il Regolamento della Commissione è stato adottato lo scorso 19 dicembre e, attualmente, è all'esame del Parlamento e del Consiglio" spiega Roberta D'Apice. "Il Regolamento copre materie centrali della direttiva AIFM quali, ad esempio, i metodi di calcolo della leva finanziaria, talune condizioni operative dei GEFIA, la delega di funzioni, specifiche previsioni legate alla gestione del rischio e della liquidità, la disciplina di dettaglio sugli obblighi e sulle responsabilità del depositario, gli obblighi in materia di trasparenza, nonché disposizioni di dettaglio in materia di scambio di informazioni sulle potenziali conseguenze sistemiche dell'attività dei GEFIA, le regole sui Paesi terzi".

Sul fronte ESMA, invece, il Direttore Settore Legale di Assogestioni ricorda che, nei giorni scorsi, l'Autorità di Vigilanza ha pubblicato le Linee Guida sulle politiche di remunerazione dei gestori di fondi di investimento alternativi che saranno tradotte nelle Lingue Ufficiali dell'Unione. "Entro due mesi dalla pubblicazione sul sito dell'ESMA, le Linee Guida dovranno essere recepite dalle autorità competenti. Più in generale le Linee Guida entreranno in vigore il 22 luglio 2013, fermo restando il regime transitorio di cui all'art. 61 (1) della direttiva AIFM. Sono invece in fase di definizione da parte dell'ESMA (i) le Linee Guida su alcuni concetti chiave della direttiva AIFM (ii) i Progetti di norme tecniche di regolamentazione per stabilire le tipologie di GEFIA" conclude Roberta D'Apice che ricorda la costituzione da parte di Assogestioni di un'apposita Task Force (Task Force AIFMD), finalizzata ad analizzare la normativa comunitaria e gli effetti della sua introduzione sull'operatività delle SGR italiane.

Effetti che il direttore legale di Assogestioni anticipa in un video dove vengono presentate nel dettaglio le opportunità per le SGR legate al recepimento della direttiva AIFM.

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