USA ed Europa chiedono prospetti più semplici per i fondi

Pubblicato il 27/3/2008

Semplici, sintetici ed esaustivi. Sono queste le caratteristiche che dovranno avere i nuovi prospetti informativi dei fondi comuni. A proporlo sono, quasi in contemporanea, le autorità di vigilanza in Europa e negli Stati Uniti.

In particolare il CESR, il comitato delle Consob europee, ha recentemente pubblicato un parere sul contenuto e sul formato del documento contenente le informazioni chiave dei prospetti per i fondi di investimento, il cosiddetto KID (Key Information Document). "L'obiettivo è quello di facilitare la comprensione dello "strumento fondo" da parte degli investitori", spiega Roberta D'Apice, direttore del settore legale di Assogestioni. Il documento, di due pagine in formato A4, conterrà tutti gli elementi essenziali che il risparmiatore deve prendere in considerazione prima dell'acquisto, scritti con un linguaggio semplice e che consenta il confronto tra prodotti differenti.

E' analogo l'intento della Sec, l'autorità statunitense di vigilanza sui mercati, che ha proposto un prospetto sintetico, in un inglese semplice, da affiancare al documento d'offerta completo che gli investitori generalmente non leggono perché troppo lungo e complesso. L'iniziativa ha trovato largo consenso sia nell'industria sia tra gli investitori.

In Europa, il KID sostituirà il prospetto semplificato, che oggi viene redatto dalle società di gestione insieme a quello completo (quest'ultimo continuerà ad essere disponibile per l'investitore su richiesta). "Rispetto agli attuali prospetti semplificati, che differiscono da Paese a Paese secondo l'interpretazione della normativa comunitaria data a livello locale", continua D'Apice, "il nuovo documento dovrà essere uguale per tutti gli Stati membri, quindi faciliterà la distribuzione cross-border". Il documento si inquadra nell'attività di supporto del CESR alla Commissione europea per la revisione della direttiva UCITS.

In Italia, la Consob, che è membro del Cesr, ha diffuso, nelle mese di febbraio, un documento di consultazione sulle modifiche ai prospetti per l'offerta pubblica o l'ammissione alla negoziazione di strumenti finanziari, nel quale sono previste informazioni aggiuntive rispetto a quelle del KID. "E' importante che la revisione avvenga in un'unica volta a conclusione dei lavori della Commissione europea", sostiene D'Apice. "In questo modo, tra l'altro, si evita di caricare il fondo di eccessivi costi di adeguamento. Sarebbe auspicabile, inoltre, tenere separate le informazioni relative al collocamento, come ad esempio i costi della distribuzione, da quelle sulle caratteristiche del prodotto. Solo queste ultime dovrebbero far parte del KID".

Per approfondire:

Leggi Anche