Semplici, convenienti e trasparenti per portafogli più efficienti e diversificati, anche sotto stress: l’identikit dei prodotti passivi

Pubblicato il 12/11/2020

Evolve l’attenzione degli investitori verso la gestione passiva, dove sempre più attori utilizzano fondi-indice ed Etf per rendere i propri portafogli più efficienti e diversificati. Un argomento che ha caratterizzato il quarto appuntamento del ciclo R-Evolution targato Assogestioni-FocusRisparmio, seguito in streaming da circa 600 professionisti del settore.

“Nel 2000 gli Etf contavano 80 miliardi di dollari in gestione a livello globale, mentre oggi superiamo i 6 trilioni”, spiega Lorenzo Alfieri, Vicepresidente di Assogestioni, che annovera fra i principali fattori di successo dello strumento l’efficienza in termini di costi e la trasparenza. “Questi due elementi sono stati fondamentali per far decollare lo strumento, ma oggi la forza degli Etf risiede nella capacità di adeguarsi all’evoluzione del mercato”.

Prodotti adatti ad affrontare anche le fasi di mercato più volatili come quella vissuta a inizio anno. “Gli Etf hanno superato brillantemente la prova – spiega Alfieri –, mantenendo sempre fede alla promessa di pronta liquidabilità dell’investimento verso i sottoscrittori, che è una delle caratteristiche peculiari e più apprezzate dello strumento”.

Un argomento su cui si esprime anche Luca Giorgi, Head of iShares and Wealth BlackRock Italy: “Non è un caso che la Fed e le altre banche centrali abbiano comprato proprio Etf per immettere liquidità nel sistema”. Il manager spiega che “quando a marzo c'è stata una situazione di forte stress e non c'era liquidità sui mercati finanziari, gli Etf trattavano con volumi cinque volte superiori rispetto ai sottostanti. Penso questo sia un passaggio epocale nella storia dello strumento e per la percezione che ne ha il pubblico”.

Per Deborah Fuhr, Managing Partner & Founder of ETFGI, gli Etf sono prodotti semplici, convenienti e trasparenti in grado di adeguarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato e alle preferenze degli investitori e, per questa ragione “a tendere continueranno ad avere raccolte nette sempre più significative”. Costituiscono inoltre “un modo per esporsi a mercati che altrimenti sarebbero difficilmente accessibili e possono essere inclusi in portafogli modello”.

Simone Rosti, Country head Italy Vanguard, analizza il rapporto non sempre facile tra questi prodotti e il mondo della consulenza spiegando che i tempi sono maturi per un cambio di paradigma. “Tutto dipende dall’architettura del sistema di distribuzione e da come viene proposto il servizio di consulenza. Noi riceviamo sempre più richieste di formazione da parte di consulenti che vogliono capire come inserire i prodotti passivi nei portafogli dei loro clienti, ora però è necessaria un’evoluzione di tutta l’industria”.

Per Emanuele Bellingeri, Head of Asset Management Italy Credit Suisse AM, “sul mercato c’è una forte esigenza di proporre soluzioni di investimento semplici in passivo, costruite unendo le competenze di fabbrica prodotto e distributore con l’obiettivo di gestire l’elevato livello di liquidità sui conti correnti degli italiani”.

Vincenzo Saccente, Managing Director, Head of Sales per i Lyxor Etf in Italia, si sofferma sulle prossime evoluzioni affermando che “la parola Etf sottintende una gamma di strategie molto ampia. Nel mondo ci sono dei trend in atto e nuove tematiche che creano nuove opportunità che l’Etf è in grado di cogliere in modo veloce, efficiente e con costi bassi”.

È possibile rivedere la conferenza sul canale YouTube di FocusRisparmio cliccando qui. Nel prossimo appuntamento, in programma giovedì 19 novembre 2020, i professionisti del settore si confronteranno sul crescente interesse degli investitori ai temi Esg, considerando anche gli effetti dell’emergenza sanitaria. È possibile consultare il programma e iscriversi sul sito eventi.salonedelrisparmio.com.

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