SdR23: le "inconsapevolezze nascoste" degli italiani e il bisogno di educazione finanziaria

Pubblicato il 18/5/2023

La tredicesima edizione del Salone del risparmio si chiude con un momento dedicato al futuro e ai giovani: nella prima sessione della conferenza plenaria di chiusura il 4° Rapporto Assogestioni-Censis, dedicato alle “Inconsapevolezze nascoste”, ovvero alle dinamiche che influenzano le decisioni di investimento dei risparmiatori e i bias che talvolta possono portare a risultati indesiderati.

 

Il Rapporto è stato presentato dal Segretario Generale del Censis, Giorgio De Rita, e poi commentato insieme ad Alessandro Rota, Direttore Ufficio Studi di Assogestioni. Lo studio vuole essere un’istantanea che ritrae i comportamenti degli investitori ed enfatizza gli elementi umani ed emotivi delle decisioni di investimento, nonché aiutare gli operatori del settore a comprendere meglio il sentiment dei risparmiatori e a orientare gli sforzi in tema di educazione finanziaria, uno degli argomenti al centro del Salone 2023.

 

Alessandro Rota, Direttore Ufficio Studi di Assogestioni: “Per risolvere il problema delle inconsapevolezze nascoste occorre scardinare il cortocircuito che coinvolge la consulenza finanziaria e l’educazione. Chi è troppo confidente nelle proprie conoscenze finanziarie tende, infatti, a rivolgersi meno ai consigli di un professionista mentre chi possiede delle vere conoscenze si affida di più agli esperti. Fondamentale è, quindi, colmare gap tra percepito e reale. Oltre al ruolo delle istituzioni, c’è anche un tema di impegno e responsabilità individuale. In questo senso, il nostro Osservatorio sottoscrittori manda segnali positivi: sono 11,5 milioni gli italiani che investono in fondi. Questo significa che oggi un cittadino su cinque utilizza uno strumento di investimento che impone, per sua natura, un approccio alla diversificazione, alla programmazione e all’investimento professionale.”

 

Dall’indagine è emerso che l’educazione finanziaria dei risparmiatori continua a essere scarsa: il 40,9% non comprende l’effetto dell’inflazione sul potere d’acquisto, il 47,8% le ripercussioni del tasso di interesse sui prestiti bancari, il 41,6% non sa distinguere tra azioni e obbligazioni. E per il 37,4% un investimento remunerativo è solo un colpo di fortuna.

 

I lavori sono proseguiti con una tavola rotonda che ha visto Saverio Perissinotto,  Vice Presidente di Assogestioni e Presidente del Comitato Educazione Finanziaria dell'Associazione, dialogare con il senatore Dario Damiani, con Alessandra Staderini, Vice Capo Servizio Educazione finanziaria Banca d'Italia, Mauro Marino, presidente OCF e Stefano Lucchini, presidente FEduF, sulle iniziative in materia di educazione finanziaria e sulle azioni che andrebbero intraprese dal governo per promuoverne le finalità.

 

“Si teme ciò che non si conosce – commenta Saverio Perissinotto, presidente Comitato Edufin Assogestioni, sul perché della percezione di sfiducia – Oggi, in Italia, c’è un livello di conoscenza finanziaria che può e deve essere migliorato per tutte generazioni. A questo si aggiunge un’oggettiva complessità tecnica nel mondo della finanza. In Assogestioni, oltre un anno fa, abbiamo intrapreso un progetto per promuovere l’educazione finanziaria e lo stiamo realizzando con l’obiettivo di portare maggiore consapevolezza a tutti. Non è stato semplice, ma abbiamo dialogato in modo proficuo con le Istituzioni. Il DDL Capitali, in tal senso, è stato un passaggio importante perché con questo provvedimento si raggiunge l’obiettivo fondamentale di rendere l’educazione finanziaria materia di studio”.

 

 

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