Regime transitorio KIID UCITS: Assogestioni e BVI scrivono alla commissione europea

Pubblicato il 29/8/2018

Assogestioni e BVI (l’associazione di categoria tedesca) hanno inviato lo scorso 28 agosto 2018 alla Commissione Europea una lettera congiunta finalizzata ad evidenziare come la eventuale duplicazione degli oneri informativi, derivante dalla contestuale produzione del PRIIPs KID e dello UCITS KIID (derivante da un'interpretazione del regime transitorio del Regolamento PRIIPs fornita dalla Commissione europea), potrebbe generare confusione negli investitori, dissuadendoli dall’investire nei fondi: tale conseguenza negativa, oltre a contraddire lo scopo del Regolamento PRIIPs, avverserebbe in maniera sostanziale l’obiettivo fondamentale, perseguito dalle stesse istituzioni comunitarie, di agevolare gli investimenti retail nell’ambito dell’Unione europea.

Al fine di evitare le predette criticità, Assogestioni e BVI hanno sottoposto all’attenzione della Commissione europea alcune possibili soluzioni: (i) In primo luogo, la proroga di due anni dell’esenzione prevista per gli UCITS dall’art. 32 del Regolamento PRIIPs, quale necessaria conseguenza del rinvio del riesame del Regolamento stesso, da prevedersi attraverso una modifica del Regolamento PRIIPs; (ii) In alternativa, un intervento della Commissione europea, la quale chiarisca espressamente che l’esenzione prevista per gli UCITS sia intrinsecamente collegata al riesame complessivo del Regolamento PRIIPs e che quindi non possa decadere prima che tale riesame abbia effettivamente luogo; (iii) Ancora in alternativa, allineare i requisiti dello UCITS KIID a quelli del PRIIPs KID, oppure abbandonare il primo in favore del secondo, a partire dal 2020. Ad ogni modo, la soluzione sub (i) è stata indicata da Assogestioni e BVI come quella preferibile al fine di evitare incertezze normative.

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