MIFID II, EFAMA dice no alla disparità tra prodotti

Pubblicato il 17/1/2014

Nuovo traguardo per la MiFID II. Nella giornata di martedì 14 gennaio il trilogo, composto da Consiglio, Commissione e Parlamento Europeo, ha raggiunto l'accordo politico sulla revisione della direttiva. Un accordo importante che apre la strada alle riunioni tecniche di Consiglio e Parlamento volte a finalizzare i dettagli del testo finale.

In attesa di conoscere il testo definitivo e di conoscere i pareri dell'ESMA sul tema MiFID II, EFAMA, federazione che riunisce le Assogestioni europee, ha sottolineato con un comunicato la propria soddisfazione per l'accordo politico ma ha ricordato anche le criticità che, secondo EFAMA, devono essere risolte prima della realizzazione di un testo definitivo.

Su tutte spicca il tema della disparità di trattamento tra prodotti UCITS e prodotti assicurativi. Secondo l'accordo politico raggiunto il 14 gennaio scorso il divieto di incentivo, che riguarderà solo la consulenza indipendente e non tutta la distribuzione, non viene applicato ai prodotti assicurativi che, invece, dovranno seguire le regole stabilite dalla IMD. Per questi strumenti bisognerà quindi attendere la revisione di quella direttiva che, però, sembra indirizzata verso regole più flessibili.

EFAMA sollecita la Presidenza Greca e il Parlamento Europeo ad accelerare i negoziati in tema di IMD II e si prepara a chiedere norme uniformi in tema di distribuzione, senza distinzioni sulla base della tipologia di prodotto raccomandato.

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