Cresce l’attenzione per la Finanza Sostenibile: iniziative europee e nazionali
Una delle conseguenze della crisi finanziaria è stato il rinnovato interesse da parte degli investitori e della autorità nei confronti della finanza sostenibile, intesa come ricerca di un equilibrio tra le dimensione economiche, sociali ed ambientali degli investimenti finanziari. Nel corso degli ultimi mese sono nate infatti diverse iniziative sia regolamentari che autoregolamentari che promuovono con diverse modalità l’accoglimento di criteri ESG (Environmental, Social and Governance) nella valutazione degli investimenti e dell’azione economica. In questo contesto si inserisce anche la firma della Carta dell’Investimento responsabile della finanza italiana da parte di Assogestioni assieme ad ABI, Ania e Febaf prevista per il 6 giugno all’interno della Prima Giornata Italiana dell’Investimento Sostenibile e Responsabile.
In ambito internazionale, la Comunicazione della Commissione Europea al Parlamento e al Consiglio intitolata Una strategia rinnovata per il 2011-2014 per la Corporate Social Responsability propone un impegno articolato per promuovere l’investimento Socialmente Responsabile (ISR) in tutti i settori e creare un contesto anche normativo che incoraggi e favorisca l’ISR attraverso accresciuta disclosure, peer review delle politiche nazionali per ISR,compensazione delle politiche virtuose, integrazione dei criteri ISR nell’educazione e nella ricerca. Nella comunicazione viene fatto specifico riferimento al settore dell’asset management: la Commissione Europea invita asset managers e fondi pensione a sottoscrivere i principi UNPRI e ipotizza misure normative per rendere obbligatoria la comunicazione circa l’adozione o meno di criteri ISR. Si invitano inoltre i business leader ad impegnarsi pubblicamente in questo senso entro il 2012.
In coerenza con questo impegno verso l’ISR, la Commissione Europea ha pubblicato anche una nuova proposta legislativa per un Regolamento che abbia l’obiettivo di definire una nuova tipologia di fondi ad orientamento prevalente IRS - European Social Entrepreneurship Funds (Eusef). Si intende così 'introdurre un nuovo "marchio" legato al "Fondo europeo per l'imprenditoria sociale" grazie al quale gli investitori riusciranno ad individuare con più facilità i fondi specializzati nel finanziamento di imprese europee a carattere sociale e i gestori di un fondo di investimento sociale potranno commercializzare questi fondi in tutta Europa. Per ottenere il marchio di "fondo sociale" occorre dimostrare che una quota elevata degli investimenti sia destinata ad imprese sociali. Inoltre, una serie di norme uniformi in materia di informativa garantiranno agli investitori informazioni chiare e concrete sulla destinazione degli investimenti.
Anche EFAMA, l’associazione europea del risparmio gestito, ha voluto fare il punto di quanto sta avvenendo nei diversi paesi pubblicando un Report sugli Investimenti Socialmente Responsabili nel quale vengono affermati i principi condivisi a livello comunitario e presentata una review sullo stato dell’arte nei paesi membri. Accanto a questo documento di riferimento, EFAMA sta ultimando l’elaborazione di Linee Guida per la compilazione dei KIID per favorire la standardizzazione dell’informativa (KIID) e del reporting per gli investimenti che si dichiarano "Socialmente Responsabili".